Caccia: Lombardia, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della LAC pertanto l’esercizio dell’attività venatoria con richiami vivi può proseguire. Soddisfazione dell’assessore Fava.
“Ieri il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso in appello della Lega Anti Caccia per la sospensione cautelare della delibera della giunta lombarda sui richiami vivi. I cacciatori lombardi che praticano la caccia d’appostamento potranno quindi continuare a cacciare richiami vivi fino alla fine dell’anno”. Ne dà notizia l’assessore all’Agricoltura del Pirellone Gianni Fava che esprime “soddisfazione per una decisione che promuove nei fatti e in diritto l’operato politico-amministrativo dell’assessorato all’Agricoltura”. Nessuna regione, tranne la Lombardia, è stata in grado di aprire i roccoli e consentire la cattura degli animali vivi. Alla luce dell’ordinanza del Consiglio di Stato e a pochi giorni di distanza da un incontro a Bruxelles con Pia Bucella, direttore dell’ufficio Capitale naturale della Direzione generale Ambiente della Commissione europea, l’assessore Fava ha deciso di convocare per martedì 14 ottobre a Palazzo Lombardia tutte le associazioni venatorie per fare il punto sul tema della gestione venatoria in regione.
“Per la terza volta la Lega Anti Caccia vede le proprie iniziative legali respinte – commenta Fava – mi auguro che possa a questo punto farsi largo l’idea che la Lombardia procede nel rispetto delle regole e che le aule di giustizia non dovrebbero essere congestionate da mere richieste ideologiche, per quanto ciascuno possa liberamente manifestare il proprio pensiero”.
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