“Merce da profitto”
“Siamo di fronte a un assalto senza precedenti al patrimonio faunistico nazionale, una vera e propria ‘marchetta’ elettorale che trasforma gli animali selvatici in merce da profitto”. Andrea Zanoni, Coordinatore dell’Osservatorio Diritti Animali di Europa Verde, lancia l’allarme dopo essere stato informato dai parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra, il Senatore Tino Magni e l’Onorevole Luana Zanella, capogruppo alla Camera, su quanto sta accadendo a Palazzo Madama durante l’esame della Legge di Bilancio 2026 (DDL 1689).
Emendamento unificato
Attraverso un emendamento unificato, i senatori Garavaglia (Lega) e il veneto De Carlo (FdI) hanno ottenuto il via libera in Commissione Bilancio per il ripristino delle riserve di caccia a pagamento, una realtà cancellata in Italia fin dal 1978. “Fino ad oggi – spiega Zanoni – le aziende faunistico-venatorie erano vincolate all’assenza di scopo di lucro proprio per evitare che la bramosia di guadagno portasse allo sterminio delle popolazioni selvatiche. Con questa modifica, le riserve diventeranno imprese individuali o collettive autorizzate a lucrare su beni che, per legge, appartengono allo Stato e non ai privati”.
Un regalo normativo contro la fauna selvatica
Le preoccupazioni si concentrano in particolare sul fragile ecosistema della Laguna veneta. “Le maggiori beneficiarie di questo regalo normativo saranno le aziende delle valli di caccia veneziane. In questi luoghi, attraverso la pratica della pasturazione artificiale, vengono attratte migliaia di anatre selvatiche al solo scopo di farle abbattere da facoltosi clienti,” incalza Zanoni. “Non è un caso che la Laguna sia finita nelle cronache internazionali lo scorso gennaio per la vicenda di bracconaggio che ha coinvolto Donald Trump Junior. Con questa legge, quel modello di sfruttamento predatorio della natura diventa la norma”.
Ritorno al passato
Per il Coordinatore dell’Osservatorio Diritti Animali, il peggioramento della Legge 157/92 rappresenta un salto nel buio: “È inaccettabile che in una Legge di Bilancio si inseriscano norme che favoriscono il saccheggio della biodiversità pubblica a vantaggio di pochi. Insieme a Luana Zanella e Tino Magni daremo battaglia in ogni sede per impedire questo ritorno al passato, dove la vita degli animali selvatici viene sacrificata sull’altare del profitto delle lobby venatorie”.
































