Caccia e Cacciatori: la Provincia di Perugia ha deciso di valorizzare le donne cacciatrici, con la consegna di “attestati di stima” alle emule di Diana.
Cerimonia con consegna di “attestati di stima” in Provincia, nella mattinata del 28 ottobre scorso nella sala Falcone e Borsellino, a una trentina di moderne emule di Diana, dea della caccia, signora delle selve, protettrice degli animali selvatici, custode delle fonti e dei torrenti. Il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi affiancato dai rappresentanti degli Atc provinciali, tra cui Luciano Calabresi (neo presidente dell’Ambito 2 Perugia) e dalla dirigente Roberta Burzigotti, ha voluto in tal modo valorizzare le donne che si dedicano alla caccia, attività non più appannaggio soltanto degli uomini. “La Provincia – ha sottolineato Guasticchi – è convinta che l’attività venatoria sia una risorsa, sia come testimonianza di una tradizione atavica che per l’economia. I cacciatori sono sentinelle dell’ambiente facendo risparmiare alla collettività ingenti risorse se dovessimo incaricare qualcuno di vigilare e controllare. La crescente componente femminile tra i cacciatori è di certo un arricchimento per tutta l’attività venatoria. Tra le iniziative che la Provincia sta portando avanti, entro novembre sarà varato il Piano Faunistica Provinciale, mentre è in fase di completamento il progetto di contenimento dei nocivi elaborato in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti dalla problematica”.
Nel dichiararsi “cacciatore sui generis” in quanto poco propenso all’utilizzo di armi di grosso calibro e comunque favorevole a corsi sulla balistica che garantiscano una seria preparazione, Guasticchi ha spiegato come rispetto a 30 anni fa molto sia cambiato anche in termini di popolazione di fauna selvatica che ha visto man mano il ritorno di specie per molto tempo assenti in Umbria, come gli ungulati o i lupi.
“La loro presenza, richiede a chi pratica attività venatoria grande senso di responsabilità e conoscenza delle leggi in materia – ha aggiunto – sfatando anche cliché secondo i quali, ad esempio, il lupo è un problema”. Ringraziamenti sono giunti dai rappresentanti degli Atc che si sono detti “soddisfati per l’iniziativa”. La dottoressa Burzigotti ha quindi illustrato come la Provincia sia impegnata affinché intorno alla caccia vi siano sempre più preparazione e sensibilità. Del resto la caccia è una passione e per questo crea dibattito. Le donne possono aiutare la Provincia ad ascoltare le istanze di tutti”. L’incontro si è concluso con la consegna degli attestati e una foto di gruppo.
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