Piccole quantità
L’ultima Conferenza Stato-Regioni è stata fondamentale per definire nel dettaglio le quote – appunto per ogni singola regione richiedente – relative alle piccole quantità di fringuelli e storni. In pratica, si tratta degli esemplari che potranno essere prelevati in deroga nel corso del 2025.
I numeri per regione
Anzitutto, va specificato che i fringuelli complessivi saranno quasi 600mila (581.302 per la precisione), mentre gli storni supereranno di poco quota 230mila. In base al numero di cacciatori, dunque, si è optato per queste quote:
Abruzzo 8.221 storni e 19.317 fringuelli
Emilia Romagna 23.062 storni
Lazio 35.660 storni e 83.792 fringuelli
Liguria 11.058 storni e 25.984 fringuelli
Lombardia 41.552 storni e 97.637 fringuelli
Marche 14.728 storni e 34.608 fringuelli
Puglia 16.256 storni
Toscana 119.847 fringuelli
Trento 12.829 fringuelli
Umbria 21.192 storni e 49.795 fringuelli
Veneto 29.842 storni e 70.123 fringuelli
Un’attesa lunga oltre un decennio
La novità di maggiore rilievo, come ha già intuito chi segue da sempre le questioni venatorie del nostro paese, è il ritorno dei fringuelli, visto che in Italia non è possibile sfruttare la deroga in questo senso dall’ormai lontano 2013.