Iniziativa che danneggia
In riferimento alla comunicazione del 30 novembre 2025 a firma dell’associazione LAV (relativa al divieto di caccia deciso dal sindaco di Spilamberto) le associazioni venatorie del territorio modenese intendono schierarsi contro questa iniziativa che appare chiaramente volta a danneggiare l’intero mondo venatorio. Il cacciatore è un cittadino che viene abilitato attraverso il superamento di esami che attestano la competenza, la salute e il rapporto con la Giustizia; la responsabilità individuale risponde ad ogni controllo da parte delle Forze dell’Ordine.
L’impegno dei coadiutori
Grazie all’impegno costante dei propri coadiutori, il mondo venatorio svolge un servizio pubblico di primaria importanza per la tutela, il presidio e il monitoraggio del territorio. I cacciatori, infatti, rappresentano una presenza attiva e qualificata nelle aree rurali, contribuendo alla gestione faunistica, al contenimento delle specie in sovrannumero e alla salvaguardia degli ecosistemi locali.
Una percentuale da ricordare
Ricordiamo che, rispetto alle fonti di pressione sulla natura in Europa, l’impatto dell’attività venatoria è dello 0,66%. Le Istituzioni hanno avuto, hanno e avranno dalle associazioni venatorie la massima collaborazione ed il costante impegno a favore dell’intera comunità (fonte: Federcaccia).





































