Opinioni e fattori emotivi
Due terzi degli italiani, secondo Nomisma, non ritengono di essere informati a sufficienza sulla caccia, riconoscendo di fondare le proprie opinioni sulla base di fattori emotivi. È facile fare leva sulle emozioni e sulle ideologie, ma noi vogliamo che a parlare siano i numeri.
Convivenza tra uomo e natura
La natura è sotto pressione, è vero, ma sicuramente non per l’attività venatoria, che rappresenta solo lo 0,66% delle pressioni riportate sull’ambiente e, anzi, ha avuto e continua ad avere un impatto positivo nella convivenza tra uomo e natura, avendo reso possibile evitare 40 milioni di euro di danni causati da potenziali incidenti stradali causati da specie selvatiche.
I dati dicono il contrario
Il 41% degli italiani è favorevole a una caccia esercitata nel pieno rispetto delle regole, e come Fondazione UNA continuiamo a sostenere che questa sia l’unica attività venatoria possibile: il resto semplicemente non è caccia. Niente giustifica la caccia? I dati dicono il contrario (fonte: Fondazione UNA).




































