La lunga attesa
Sergio Berlato (ACR), Giulia Sottoriva (CONFAVI), Umberto Venturini (ACV), Gianni Garbujo (Italcaccia Veneto) e Gianfranco Vezzaro (FCR) hanno diffuso un comunicato congiunto in merito a quanto sta avvenendo a livello venatorio in Veneto. Questa la nota: “Dopo lo strombazzante annuncio da parte di coloro che ci avevano garantito che nel corso della stagione venatoria 2025-2026 ai cacciatori del Veneto sarebbe stato concesso di cacciare in deroga il fringuello e lo storno, alla data odierna siamo ancora in attesa che la giunta regionale approvi l’apposita delibera, nei modi e nei tempi previsti dall’articolo 19 bis della Legge 157/92“.
Tempistiche che non tornano
“Ci permettiamo di ricordare che questo articolo stabilisce (comma 4) che il provvedimento di deroga va pubblicato nel Bollettino Ufficiale Regionale almeno 60 giorni prima della data prevista per l’inizio delle attività di prelievo. Della pubblicazione è data contestuale comunicazione al Ministero dell’Ambiente. Se ne deduce che se la giunta approvasse oggi la delibera per la deroga in Veneto e la pubblicasse nei prossimi giorni nel Bollettino, non si potrebbe cacciare in deroga prima della fine di ottobre 2025, quando la stragrande maggioranza dei fringuelli e degli storni avranno già lasciato il Veneto per andare a svernare in Sud Italia e Nord Africa“.
Silenzio di tomba
“Da parte dei dirigenti venatori della famigerata cabina di regia allargata silenzio di tomba, come se la cosa non li riguardasse o non riguardasse i loro associati. L’avete capita da soli che ci stanno prendendo per il culo o ve la dobbiamo spiegare?“.