Un’ipotesi strampalata
Questa la risposta di Arci Caccia Manfredonia all’articolo di Europa Verde – Verdi di Manfredonia sugli incendi al Lago Salso: “Vorrei rispondere all’articolo pubblicato, riguardante gli incendi al Lago Salso. Da quanto ho letto, sembra che qualcuno abbia visto una pattuglia di controllo ferma all’ingresso mentre davano fuoco alla stradina che costeggia l’oasi. Se avete questa certezza, perché non denunciate i responsabili? La vostra ipotesi sembra essere che solo i cacciatori e gli agricoltori percorrano quella stradina. Tuttavia, se affermate che è piena di buche, come mai voi la conoscete così bene?”.
La replica
“Vorrei chiarire che non giustifico i bracconieri e ne prendo le distanze, ma come cacciatore e amante dell’ecosistema, mi chiedo: chi sarebbe così folle da incendiare in un periodo di cova, distruggendo tanti uccelli e animali? Saranno gli inquirenti a individuare movente e, speriamo, i responsabili, che dovranno essere puniti per i crimini commessi”.
La necessità di un nuovo approccio
“Vi consiglio, quindi, di cambiare approccio e di non puntare sempre il dito sui cacciatori come se fossero i responsabili di ogni disastro incendiario all’interno di un parco o oasi. I cacciatori sono i veri custodi dell’ambiente ed hanno interesse a che quest’ultimo sia preservato da incendi e da qualunque comportamento che possa attentare all’ecosistema. Vi suggerisco di fare una riunione tra le vostre sigle colorate e riflettere bene su chi debba essere l’agnello sacrificale dei vostri articoli, perché quello sapete fare! (Luigi Le Noci – Presidente Arci Caccia Manfredonia).