Non solo su questi passi appenninici si è sempre tranquillamente cacciato, ma su di essi e lungo le rotte migratorie i cacciatori nel corso dei decenni hanno allestito migliaia e migliaia di appostamenti fissi, dai quali compiono autentiche stragi dei poveri uccelli che arrivano stremati dal lungo viaggio!”, si legge nel comunicato Lac Umbria e Marche che richiedono “l’accesso ai dati anche per la localizzazione degli appostamenti di caccia, la cui posizione dovrebbe essere individuata attraverso le coordinate geografiche su GPS“.
Territorio provinciale Si è svolto ieri nella sede alla Stanga della Provincia di Padova un incontro tecnico con l’obiettivo di approfondire la questione del controllo della specie nutria sul territorio provinciale. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi sindaci del...
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