Una gestione più efficiente
L’Ambito Territoriale di Caccia Viterbo 1, in linea con gli obiettivi di modernizzazione e tracciabilità della gestione faunistica, annuncia l’avvio della fase di sperimentazione della nuova piattaforma digitale ZeroGIS. Questo software innovativo è specificamente progettato per ottimizzare il monitoraggio e la gestione del prelievo selettivo dei cervidi (caprioli e daini) nel territorio di competenza. La sperimentazione rappresenta un miglioramento significativo verso una gestione più efficiente, trasparente e basata sui dati della popolazione di ungulati, superando progressivamente l’uso esclusivo della modulistica cartacea. La piattaforma ZeroGIS, già utilizzata con successo da enti similari, consentirà ai selecontrollori autorizzati dall’ATC VT1 di registrare in tempo reale e direttamente sul campo tutte le informazioni relative alle attività di monitoraggio e ai capi prelevati.
Potenziali vantaggi
Attraverso un’interfaccia web e mobile di semplice uso, sarà possibile:
- Visualizzare le assegnazioni dei distretti di caccia di selezione
- Inserire dati biometrici e sanitari dei capi prelevati
- Geolocalizzare gli interventi, fornendo dati precisi sulla distribuzione spaziale delle attività
I vantaggi attesi permetteranno all’ATC VT1 di disporre di un database centralizzato e aggiornato, fondamentale per l’analisi rapida dei dati, per ottenere un quadro preciso e tempestivo dello stato della popolazione selvatica e supportare decisioni gestionali più informate.
I selecontrollori coinvolti
Infine sarà possibile semplificare gli adempimenti burocratici per i cacciatori abilitati. La fase pilota coinvolgerà inizialmente tre distretti che testeranno l’app e le sue funzionalità. L’obiettivo è raccogliere osservazioni preziose per calibrare al meglio il sistema sulle esigenze specifiche del territorio viterbese prima di un’adozione estesa a tutti i selecontrollori. “Siamo molto interessati all’avvio di questo percorso di innovazione,” ha dichiarato il commissario dell’ATC VT1 Lodovico Lesen. “L’integrazione tecnologica è ormai indispensabile per una gestione faunistica moderna che risponda alle sfide ambientali e alle normative vigenti. L’applicazione ci permetterà di lavorare in modo più sinergico ed efficace per la tutela dell’ecosistema locale.” I selecontrollori coinvolti nella sperimentazione stanno ricevendo specifiche istruzioni operative e il supporto tecnico necessario.



































