Dove è stato condotto lo studio
Nell’ambito del progetto LIFE Perdix conclusosi alla fine del 2024, è stato condotto uno studio, con la partecipazione di Daniel Tramontana e Davide Senserini dell’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia, che dimostra come l’esposizione precoce ad un predatore aereo influenza il comportamento anti-predatorio delle starne allevate in cattività. In questo lavoro, il trattamento è stato condotto in una voliera su individui di 50 giorni d’età, utilizzando una poiana di 4 anni (Buteo buteo) addestrata per la falconeria, effettuando due voli a distanza di 5 minuti e ripetendolo dopo una settimana.
Comportamenti a confronto
Successivamente, a 150 giorni d’età è stato effettuato un esperimento per confrontare il differente comportamento tra gli individui precedentemente esposti al predatore alato e un gruppo di individui precedentemente non esposti (utilizzati come controllo). In questa fase, i due gruppi di starne sono stati sottoposti alla vista di una sagoma di rapace che volava 1 m al di sopra della voliera a circa 45 km/h. Lo studio ha confermato che una precoce esposizione delle starne ad un rapace vivo modifica positivamente nel tempo la loro risposta comportamentale al pericolo della predazione. Infatti, gli individui trattati hanno reagito in maniera più efficiente rispetto al gruppo di controllo, accovacciandosi al passaggio della sagoma e immobilizzandosi subito dopo. Inoltre, la percezione del pericolo immediato è stata più forte negli esemplari dell’esperimento rispetto a quelli non trattati, mostrando una vigilanza più marcata.
Rischio di mortalità ridotto
I risultati dello studio confermano l’importanza del training anti-predatorio come strumento per potenziare le strategie di reintroduzione e conservazione della piccola selvaggina stanziale, riducendo in maniera sostanziale il rischio di mortalità che interesserebbe gli individui non esposti a questo tipo di addestramento (Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali Federcaccia).
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