Una questione che tiene banco
Ieri il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, insieme a tutti gli altri ministri suoi pari nell’Unione Europea ha ricevuto una lettera in cui 213 organizzazioni ambientaliste chiedono di non declassare lo stato di protezione dei lupi in Europa, notizia che sta facendo discutere parecchio da qualche giorno a questa parte.
Modifica da recepire
Queste le motivazioni delle associazioni: “A dicembre 2024, circa un anno fa, lo status di protezione dei lupi ai sensi della Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e degli habitat naturali in Europa (Convenzione di Berna) è stato abbassato sulla base di una proposta dell’Unione Europea. L’UE ha modificato la sua direttiva Habitat, spostando la specie Canis Lupus dall’allegato IV (strettamente protetto) all’allegato V (protetto). Nonostante la recente modifica della legislazione dell’UE, la Commissione ha confermato la possibilità per gli Stati membri di mantenere uno status di protezione più elevato per il lupo, a condizione che ciò sia segnalato al momento della notifica delle misure di recepimento. Gli Stati membri hanno tempo fino al 15 gennaio 2027 per recepire questa modifica mirata nella legislazione nazionale, ma possono anche decidere di non abbassare lo status di protezione della specie sul proprio territorio“.
Cosa chiedono le associazioni
Queste sono, poi, le dichiarazioni della LAV (Lega Anti Vivisezione) in merito: “Invitiamo gli Stati membri UE a:
- Non ridurre lo status di protezione del lupo nei rispettivi territori nazionali
- Garantire una rendicontazione solida e basata su dati scientifici sullo stato di conservazione della specie
- Sostenere la coesistenza tra i lupi e le comunità locali
Chiediamo al Ministro Pichetto Fratin e al Governo di non abbassare lo status di protezione del lupo“.

































