Certezza del diritto
“Oggi abbiamo depositato una proposta di legge che intervenire su un punto cruciale della normativa venatoria regionale: l’attività di caccia nei valichi montani. Con questa iniziativa andiamo ad allineare la legge regionale n. 26/1993 alla recente riforma nazionale introdotta dal disegno di legge Calderoli sulla montagna, approvato definitivamente nei giorni scorsi. Era un passaggio necessario per garantire coerenza normativa e certezza del diritto” – dichiara Floriano Massardi, consigliere regionale della Lega e presidente della Commissione Agricoltura, montagna e foreste di Regione Lombardia promotore delle modifiche al progetto di legge “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria”.
Un rischio concreto
“Il problema – spiega Massardi – è che a ottobre si terrà un’udienza del Consiglio di Stato proprio sulla questione dei valichi. Se la nostra norma regionale dovesse risultare più restrittiva rispetto a quella nazionale, vi sarebbe il rischio concreto che i giudici possano contestare il testo lombardo e condannare la Regione. Con questa proposta di legge, invece, eliminiamo la contraddizione e riportiamo chiarezza, tutelando la Regione da contenziosi e garantendo un quadro certo per tutti.”
Una scelta di buon senso
Il testo depositato introduce quindi nella legge regionale l’istituto dei valichi montani, come già previsto dalla normativa statale, e abroga il comma che vietava la caccia in queste aree. “Non si tratta di concedere più libertà a caso – conclude Massardi – ma di allinearci al dettato nazionale e mettere in sicurezza la nostra legislazione. Una scelta di buon senso, che evita incertezze interpretative e garantisce equilibrio tra tutela ambientale, rispetto delle regole e attività venatoria. Da oggi quindi il via alla discussione del testo in Commissione per giungere poi al voto del Consiglio regionale auspicabilmente entro i primi giorni ottobre”. (Fonte Ufficio stampa Lega – Lega Lombarda Salvini)