Come sottolineato dall’ex presidente di Palazzo Piloni, è previsto che i direttivi delle Riserve Alpine Comunali non vengano più eletti dai cacciatori come stabilito dal regolamento provinciale, ma direttamente dalle associazioni venatorie. In questa maniera – come si legge sul social network – si andrebbe a togliere ai cacciatori la gestione della loro riserva, infrangendo lo Statuto della Regione Veneto numero 25 del 2014 (“Interventi a favore dei territori montani e conferimento di forme e condizioni particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria alla provincia di Belluno”).
Inoltre, la Provincia verrebbe privata delle proprie competenze. L’augurio di Reolon è che i cacciatori bellunesi si mobilitino quanto prima contro la proposta, così da bloccarla. L’ex consigliere ha poi aggiunto un altro status per ricordare come la mobilità introduca il nomadismo venatorio, escludendo per il momento la zona Alpi. Le discussioni della prossima settimana si preannunciano “infuocate”.