Durante il congresso Arci Caccia, il coordinatore del Gruppo agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo ed ex ministro all’agricoltura, Paolo De Castro, ha chiesto che, nella gestione della fauna selvatica, cessi ogni fondamentalismo per lasciare spazio solo alla scienza e alla gestione europea. «La caccia – ha affermato – deve passare da argomento di conflitto a terreno di cooperazione e di lavoro comune. Ma per questo passaggio occorre che cessi, per prima, la litigiosità del mondo venatorio. Poi si deve agire sempre e solo in un’ottica europea. Il tema della conservazione delle specie selvatiche deve essere affrontato attraverso piani comunitari che devono dettare regole comuni a tutti gli stati membri.
Nella gestione degli animali, che si spostano da un territorio all’altro, non ci possono essere regole diverse in ciascuna nazione». De Castro ha chiesto di «guardare insieme alla nuova Politica agricola europea come grande opportunità di gestione della fauna e di miglioramento degli habitat insieme alle aziende agricole.
«La gestione delle specie selvatiche europea avrà ampi margini di azione da parte degli stati. Anche in Italia dovrà essere compresa in progetti all’interno del futuro Piano di sviluppo rurale, che sarà nazionale, ma articolato in piani di sviluppo rurali regionali» (Fonte: Arci Caccia).
Giornalista. Nato a Roma nel 1982. Tante passioni, tra cui quella per l'ambiente, il territorio e la ruralità, maturata grazie alle vacanze nell'Appennino Umbro-Marchigiano e ai racconti dei cacciatori del posto. Ha dedicato parte dei suoi studi all'agricoltura e all'economia "green".
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