Chi ha presentato il ricorso
Il Tribunale Amministrativo Regionale dell’Abruzzo ha lasciato a bocca asciutta da diverse associazioni animal-ambientaliste con l’ultima sentenza datata 15 dicembre 2025. È stato infatti bocciato il ricorso presentato da Stazione Ornitologica Abruzzese e Lndc Animal Protection contro la Regione. Ribaltata dunque la decisione di due mesi fa in merito alle date per tordo bottaccio, tordo sassello e cesena.
ISPRA ma non solo
Le date sono tornate quelle iniziali, ecco un passaggio della sentenza: “Il CTFVN è un organo deputato, al pari di Ispra, a rendere i parerei sui calendari venatori e gode di una composizione mista e ampiamente rappresentativa delle varie componenti ambientali e scientifiche del settore, facendone parte non solo i rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e dell’Agricoltura ma, altresì, tra gli altri, il Direttore dell’ISPRA, i rappresentanti delle associazioni ambientali e venatorie nonché i rappresentanti delle Regioni. Già questo basterebbe rendere infondato il motivo di ricorso“.
Esame di abilitazione
Significative anche queste parole: “La Regione Abruzzo si è discostata dal parere dell’ISPRA in piena adesione dei Key Concept unionali. Circa il rischio di confusione tra le specie deve ricordarsi che il tordo bottaccio è di gran lunga la specie di tordi maggiormente presente in Abruzzo e in Italia ed è quindi ampiamente conosciuta dai cacciatori abruzzesi. È, inoltre, dato acquisito che ogni titolare di licenza di caccia in Italia ha dovuto sostenere un esame di abilitazione che prevede il riconoscimento delle specie oggetto di caccia e di quelle invece protette. Non è ammissibile che sia preclusa la caccia a delle specie cacciabili in determinati periodi, per il rischio che il cacciatore non sappia distinguere gli animali ai quali spara“.



































