Rischio del settore
Queste le dichiarazioni di Francesco Bruzzone, deputato della Lega e responsabile dipartimento Caccia per il partito: “Con l’approvazione del ddl Calderoli per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, passa anche la proposta emendativa fortemente voluta dalla Lega che consente l’attività venatoria nei valichi montani. Un’iniziativa che regolamenta la caccia in queste aree, rispettando il quadro normativo vigente, e risolve una situazione di incertezza che, permanendo nel tempo, avrebbe visto la messa a rischio del settore e del relativo indotto”.
Un risultato positivo e non scontato
Bruzzone ha aggiunto: “Le realtà associative e i tanti praticanti del mondo venatorio chiedevano a gran voce un intervento chiarificatore, e come Lega siamo passati dalle parole ai fatti. Ci siamo fatti portavoce per primi di queste istanze, raggiungendo un risultato positivo e non scontato. Sottolineiamo la sensibilità dimostrata sull’argomento dal ministro Calderoli, che ringraziamo per aver dato il parere favorevole del Governo a questa nostra proposta di buonsenso”.
La posizione di Federcaccia
Un commento è arrivato anche dal Presidente Nazionale di Federcaccia, Massimo Buconi: “Non posso che esprimere soddisfazione per l’approvazione odierna alla Camera dei deputati del Disegno di legge sulla montagna contenente l’emendamento che consente nuovamente l’attività venatoria sui valichi montani. Una risposta concreta a un problema tutto e solo italiano nato dall’interpretare gran parte delle decisioni e delle normative ambientali che provengono da Bruxelles sempre e solo in chiave antivenatoria o comunque in modo eccessivamente e inutilmente restrittivo. In attesa di un passaggio definitivo al Senato, ringrazio il ministro Francesco Lollobrigida, il ministro Gilberto Pichetto Fratin e tutti i parlamentari che hanno contribuito a questo risultato. Un ringraziamento particolare all’on. Francesco Bruzzone, primo firmatario dell’emendamento in questione, e al ministro Calderoli per aver dato parere favorevole”.