Meriti che non competono
Nonostante il fatto che la Cabina di Regia sia nata proprio per essere la sede ufficiale di confronto e condivisione fra le diverse “anime” dell’associazionismo venatorio, dobbiamo purtroppo continuare a registrare antistorici e pericolosi rigurgiti di protagonismo da parte di una associazione venatoria. Questa consorella, infatti, fa come il lupo, che perde il pelo ma non il vizio o il vizietto di voler fare la prima della classe attribuendosi meriti che non le competono. Noi della Libera Caccia non sappiamo come abbiano lavorato le altre associazioni ma sappiamo perfettamente quale e quanto grande sia stato il nostro impegno per ottenere il riconoscimento al diritto dell’autoconsumo delle carni di cinghiale.
Il prezioso lavoro dei cacciatori
Non solo il nostro lavoro è stato quotidiano e a vari livelli politici anche molto elevati, ma abbiamo minacciato seriamente di bloccare il prezioso e insostituibile lavoro dei cacciatori per il monitoraggio del territorio al fine di contenere il diffondersi della PSA. La controprova di un simile impegno ci è stata fornita dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, dott. Vincenzo Caputo, il quale, a margine dei lavori di un convegno svoltosi all’interno di Caccia Village, ha visitato il nostro stand e ha riconosciuto la concretezza del nostro impegno, ribadendo che quanto da noi richiesto in varie sedi per il riconoscimento dell’autoconsumo sarà inserito nel nuovo documento in pubblicazione.
Un abuso intollerabile
Chiunque intenda attribuirsi immeritati meriti sta commettendo un abuso intollerabile che condanniamo con la massima fermezza. Se il lavoro della Cabina di Regia, snaturato e svilito da questo pericolosissimo protagonismo, dovesse continuare a rappresentare il palcoscenico preferenziale di una sola associazione, allora la Libera Caccia sarà costretta, suo malgrado, a trarre le debite e indispensabili conclusioni (Paolo Sparvoli – Presidente Associazione Nazionale Libera Caccia).