Accuse contro la caccia
Stavolta è un cronista di un quotidiano locale a salire in cattedra e a sputare sentenze contro la caccia con una faciloneria disarmante. Apprendiamo, infatti da un “famoso studioso” di fauna selvatica che scrive sul giornale Vivere Pesaro, che i colombacci sono diventati stanziali a causa dei cambiamenti climatici e che la pre-apertura causerà l’abbattimento proprio di questi ultimi e non dei migratori. Chissà se i tecnici e gli studiosi di Inghilterra, Scozia, e Irlanda la pensano allo stesso modo?
Strana sensibilità animalista
Noi ne dubitiamo visto che in quei Paesi (e a quelle latitudini) i colombacci sono stanziali da sempre e sono così tanti e così tanto dannosi per l’economia agricola, da essere cacciati 365 giorni l’anno. Quella che ci stupisce, però, è la strana sensibilità animalista di quel giornalista che oggi condanna senza mezzi termini la “Bramosia sparatoria dei cacciatori che nelle giornate di preapertura abbatteranno proprio i colombacci stanziali, spesso appena nati o ancora giovani e quindi non in grado di vivere in autonomia”!
Silenzio assordante
Infatti, lo stesso giornalista – e come lui il 99% delle associazioni animaliste e cosiddette ambientaliste – non ha speso una sola parola contro la disgustosa decisione della Regione Emilia-Romagna di abbattere i colombacci da aprile fino a metà settembre, proprio nel pieno del periodo riproduttivo e delle cure parentali, condannando a morire di fame migliaia di nidiacei. Così, purtroppo, vanno le cose nel nostro meraviglioso Paese (IL PRESIDENTE di ANLC – Paolo Sparvoli).