Arci Caccia: L’assurda conclusione del WWF frutto di una erronea premessa.
Il comunicato-stampa diffuso dal WWF Italia il 27 settembre suscita grave allarme sociale, dipingendo un quadro a tinte fosche, per il quale nel nostro Paese si aggirerebbe un esercito di oltre 300.000 cacciatori incapaci di maneggiare correttamente ed in sicurezza le armi di cui dispongono. Secondo il WWF Italia, tutti i cacciatori che detengono la licenza di caccia da più di 40 anni non sarebbero idonei all’uso delle armi, non avendo mai sostenuto alcuna prova in materia. La necessità di tale esame, secondo l’Associazione ambientalista, sarebbe stata introdotta solo nel 1967, ad opera della legge-quadro n. 799/1967.
A prescindere dal rilievo per cui persone che maneggiano regolarmente armi da più di 40 anni dovrebbero ragionevolmente considerarsi ormai esperte e capaci, l’Arcicaccia sente il bisogno di ristabilire la verità dei fatti, duramente minata dalle gravi inesattezze contenute nel comunicato del WWF. Non è infatti vero che l’esame di abilitazione all’uso delle armi sia stato introdotto solo con la legge n. 799/1967: è vero invece che già l’art. 16 del R.D.L. 16.12.1935, n. 2430 stabiliva che “chiunque non avesse prestato servizio presso le Forze armate dello Stato e faccia domanda di ottenere il porto d’arma per caccia o per uso di difesa personale, deve seguire o avere seguito almeno un corso regolamentare di tiro, presso una Sezione di tiro a segno nazionale. Ove nel Comune o nel raggio di cinque chilometri non esista o non funzioni un campo di tiro a segno, il richiedente del permesso di armi deve dimostrare di essere esperto nel maneggio delle armi da fuoco.” Il successivo R.D. 6.5.1940, n. 635, recante il regolamento per l’esecuzione del t.u. delle leggi di pubblica sicurezza 18.6.1931, n. 773, all’art. 62 ha disposto che la domanda per ottenere la licenza di portare armi deve essere corredata, tra l’altro, “per coloro che non hanno prestato servizio presso le forze armate dello Stato, dal certificato attestante l’adempimento delle condizioni di cui all’art. 16 del R.D.L. n. 2430/1935, convertito in legge n. 1143/1936”, sopra citato. E’ pertanto del tutto inesatto quanto affermato dal WWF, dal momento che a partire dal 1935 è stato introdotto nell’ordinamento l’obbligo di sostenere un corso regolamentare di tiro e maneggio delle armi, quale condizione per ottenere la licenza di porto d’armi, a meno che non si sia prestato servizio presso le Forze armate dello Stato. Dunque il paventato “transito” di 300.000 persone di cui non si conosce né preparazione, né perizia nell’uso delle armi, semplicemente non è mai avvenuto! Quanto all’affermazione per cui il 30/40% dei cacciatori non avrebbe”adeguata conoscenza delle leggi che regolano oggi la caccia”, deve obiettarsi che fin dal T.U. 15.1.1931, n. 117, la Federazione della Caccia, facente capo al CONI, alla quale tutti i cacciatori italiani dovevano obbligatoriamente iscriversi, aveva il compito di inquadrare e organizzare questi ultimi attraverso le Associazioni provinciali al fine della più rigorosa disciplina nell’applicazione della legge. In relazione a tale compito alla Federazione veniva quindi imposto di svolgere una metodica e vasta azione intesa alla preparazione tecnica dei cacciatori e alla loro istruzione venatoria. Anche se nel ’62 con la sentenza della Corte costituzionale n. 69/’62 è venuta meno l’obbligatorietà dell’iscrizione alla Federcaccia, i compiti dalla stessa svolti sono stati puntualmente assolti dalle varie Associazioni venatorie nei confronti dei loro iscritti. Inoltre, a ragionare come vorrebbe fare il WWF, si dovrebbe concludere che ad ogni modifica del Codice della strada (che tra parentesi è stato integralmente riscritto nel 1992, e da allora più volte modificato su aspetti essenziali) occorrerebbe sottoporre tutti coloro che pur sono muniti di patente di guida a nuovi esami, per verificarne l’aggiornamento! L’assurdità della conclusione mostra l’erroneità della premessa di partenza.
Una importante due giorni Una tradizione che prosegue e si è rilanciata nel corso di questo ultimo anno con diverse iniziative collaterali. Lo scorso week end Gussago, ha ospitato la 79esima edizione della Fiera della Caccia e non poteva mancare...
Ricorso e argomentazioni Federcaccia Campania, Arci Caccia Comitato Regionale Campania, Associazione Italiana della Caccia Sede Regionale della Campania, Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro Sezione Provinciale di Salerno e Associazione Nazionale Libera Caccia Segreteria Regionale Campania e ANUU Campania manifestano...
Gestione, non un tabù Finalmente la politica – quella vera e non quella che da almeno un trentennio è ostaggio dell’ideologia animalista più intollerante – è riuscita a dare un segnale forte. Un segnale che anche in Italia la parola...
Predatori e prede Riportiamo un interessante passaggio dell'ultimo "Cacciapensieri" della Federcaccia provinciale di Brescia: "Leggendo un articolo sul Giornale di Brescia, riferito ad avvistamenti di orsi nelle zone opposte di Sonico in Vallecamonica e di Valvestino, sul Garda, ci ha...
La puntata contestata Il Presidente Nazionale della Federazione Italiana della Caccia, Massimo Buconi, ha commentato le parole pronunciate dal conduttore Milo Infante durante la trasmissione “Ore 14 Sera” andata in onda ieri, giovedì 11 settembre 2025. Offensivo e inaccettabile Questa...
Opportunità succulenta Ed eccoci di nuovo! Per l’ennesima volta, veniamo attaccati beceramente, senza nessuna motivazione concreta, se non quella di individuare a prescindere il solito colpevole: IL CACCIATORE. Adesso basta! Ci riferiamo alle affermazioni fatte dall’associazione Coldiretti nella persona del...
Questioni legali L’apertura della stagione venatoria 2025-2026 si avvicina, ma il mondo della caccia è ancora in attesa di un pronunciamento decisivo su alcune questioni legali e normative. L’attenzione è puntata in particolare sui valichi, che in Lombardia sono stati...
L'importanza della ricerca L’ANUUMigratoristi fonda la sua azione a tutela dell’attività venatoria, della biodiversità e dell’ambiente anche e soprattutto sulla ricerca, raccolta ed elaborazione di dati condivisi che potranno essere di utilità per la scienza. Giunta al 41° anno di...
Predazioni continue Da diverse settimane i lupi sono saliti agli onori delle cronache generando serie preoccupazioni negli abitanti dei dintorni di Rimini rendendosi protagonisti di diversi episodi cruenti, tra cui la predazione di un cane di piccola taglia custodito nel...
Controsenso Forte presa di posizione da parte dell'UCIM (Unione Cacciatori Italiani Migratoristi), settoriale della Federcaccia: "La LAV dice che il 76% degli italiani è contrario alla caccia. Strano però… se fosse davvero così, la caccia sarebbe già stata abolita da...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy