Arci Caccia Siena, fa il punto con i vari circoli riuniti per fare il bilancio di un anno di lavoro e valutare le prospettive future della caccia.
Si è tenuta giovedì 11 dicembre scorso, presso il Circolo Arci di Casetta a Siena, l’annuale riunione dei Circoli della Federazione Provinciale Arci Caccia di Siena convocata per fare il punto sul lavoro svolto nell’anno e per valutare le prospettive che attendono al caccia nel prossimo futuro. Al centro della discussione, a seguito della relazione introduttiva del Presidente Regionale Fabio Lupi, in una sala gremita a tal punto da imporre a molti di dover seguire i lavori in piedi, vi è stata la proposta di riforma degli ATC e della tassazione in approvazione da parte della Regione. La riduzione dei Comitati di gestione a nove, in luogo degli attuali 19, pur mantenendo gli attuali Ambiti quale sottozonizzazione per la gestione degli accessi e, soprattutto, la rimodulazione della tassa regionale sull’attività venatoria, che prevede una riduzione della stessa in favore di uno spostamento dei soldi non più pagati alla regione direttamente nelle casse degli ATC rimodulando, in modo da non prevedere maggiori costi per i cacciatori, la quota di iscrizione agli ambiti, è stata accolta con favore dall’assemblea.
Questa riforma, seppure transitoria, ha ridato speranze ai dirigenti dei Circoli ormai stremati da anni di deficit gestionale e difficoltà nella conduzione degli ATC per la fuoriuscita dai Comitati degli agricoltori ed il commissariamento di un ambito. Tutti hanno convenuto che si tratta di un primo passo non risolutivo ma sicuramente necessario per uscire dall’empasse e dare risposte anche in funzione del nuovo assetto istituzionale con il superamento delle Province. Con grande soddisfazione è stato anche salutato il primo anno di attività della Confederazione dei Cacciatori Toscani, alla luce delle innumerevoli azioni intraprese con successo a tutela e rilancio della caccia quali la riforma degli ATC, la soluzione del problema degli appostamenti fissi, l’impegno, anche con azioni giudiziarie, contro gli attacchi animalisti, l’assicurazione unica, ecc..
Ha concluso i lavori, dopo numerosi interventi della platea, con la consueta lucidità, il Presidente Provinciale, Alessandro Ferretti, evidenziando che ancora vi sono molti problemi aperti in provincia di Siena, dalla composizione e funzionalità dei Comitati di Gestione degli ATC, l’incertezza sulla possibilità di effettuare le catture, l’ormai annosa questione degli interventi di controllo in particolare sul cinghiale. Ha tuttavia registrato che con un lavoro di squadra l’Arci Caccia è stata baluardo contro fenomeni di disimpegno da una parte e di dilagazione di populismi e demagogia dall’altra. Ne è esempio la nascita della Pro Cinghiale proprio a Siena: con la demagogia volevano cambiare la storia ma questa li ha espulsi dal proprio corso a seguito di adesioni a dir poco esigue da parte dei cacciatori. Questi, assieme all’azione da venditori porta a parta della Liberacaccia, non hanno minimamente scalfito la tenuta sociale dell’Arci Caccia che semmai ha trovato rinvigorito il senso di appartenenza dei cacciatori senesi ad un progetto che guarda al futuro. Ferretti ha concluso l’assemblea sottolineando che il 2015 non sarà certo un anno semplice ma, con il contributo di tutti, potrà essere un anno di importanti novità positive per la caccia e l’occasione per radicare ancor più l’Arci Caccia nel territorio senese. Come da tradizione dopo l’assemblea si è tenuta la cena degli auguri, con ottime pietanze magistralmente cucinate dai volontari dell’Arci Caccia che sono il vero cuore pulsante dell’associazione.
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