Caccia al Cinghiale: Reggio Calabria, al via un corso per caposquadra nella caccia al cinghiale in braccata.
Stamane, presso Palazzo Foti, è stato presentato il corso per caposquadra alla caccia al cinghiale, che a Reggio Calabria partirà domani e si concluderà il prossimo weekend. Istituiti dei corsi di formazione per caposquadra alla caccia al cinghiale in braccata: questa l’iniziativa presentata stamane presso Palazzo Foti e portata avanti dall’ATC sotto la sollecitazione dell’amministrazione provinciale. Per i prossimi due weekend, infatti, presso il Palazzo della Provincia sito nel quartiere di Spirito Santo, a Reggio Calabria, si snoderà il suddetto corso, gratuito e di una durata complessiva di 26 ore. Al termine delle lezioni, saranno formate 103 squadre, con altrettanti caposquadra, a cui sarà rilasciato un attestato di certificazione ISPRA. Già dal 2010, come si è trasmesso stamane, si è sentita forte l’esigenza di dare una parvenza di legalità a questo tipo di caccia, considerando anche le varie divergenze esistenti tra i cacciatori. Ogni squadra, tramite un nuovo accordo che tutti dovranno rispettare, avrà a disposizione 300 ettari di territorio; è stato istituito, inoltre, il registro delle presenze: ogni cacciatore, prima di uscire in battuta di caccia, dovrà firmare ed ogni squadra dovrà essere composta da un minimo di 12 componenti.
Il corso verterà su temi che spaziano dalla biologia, alla pianificazione faunistica-venatoria, agli aspetti legati alle armi, alla balistica ed ai cani. È importante sottolineare la valenza dei docenti con specifica e qualificata esperienza; tra di loro anche un medico veterinario le cui lezioni saranno in linea con il regolamento istituito dalla Regione Calabria per la salvaguardia dalla fauna ambientale.
“La caccia, e soprattutto questo tipo di caccia, deve essere fatta da persone competenti – ha esordito il presidente dell’ATC 1, Concetto Laganà – l’amministrazione provinciale si è mostrata molto sensibile verso il mondo venatorio: proprio su sollecitazione dell’assessore Gaetano Rao, abbiamo voluto istituire questi corsi, già iniziati nella zona tirrenica e consolidatisi a partire da domani a Reggio Calabria. Garantire la tutela della salute per chi va a caccia è uno degli obiettivi primari, ponendo l’attenzione sul fatto che la caccia al cinghiale è tra le più pericolose”.
E sui risvolti, talvolta tragici che queste battute di caccia hanno avuto in passato, è intervenuto anche l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Reggio Calabria Gaetano Rao: “ho voluto fortemente stabilire questi corsi – ha affermato – Facendo i caposquadra, che devono essere corredati da particolari indumenti e possedere un regolare tesserino, si è stabilito l’ordine che prima mancava. L’amministrazione provinciale, per quanto riguarda l’ambito venatorio, si è mossa parecchio sul territorio sin dal 2005-2006 fino ad oggi, anche se bisogna fare tesoro dei fondi che si hanno a disposizione”.
Dei cacciatori più pronti e formati, dunque, per la prossima stagione di caccia al cinghiale (si ricordi che si può cacciare dal 1 ottobre al 31 dicembre). “Nell’immaginario collettivo – ha aggiunto infine il presidente della Provincia, Giuseppe Raffa – i cacciatori rappresentano l’antitesi agli ambientalisti, ma così non è: le due esperienze, infatti, possono camminare in sinergia. Il particolare tipo di caccia di cui stiamo parlando quest’oggi può essere visto come una forma preventiva, considerando i danni che i cinghiali provocano al territorio. Il cacciatore, dunque, si cala in pieno nel progetto complessivo di ristabilire un equilibrio ambientale. Ovviamente, la caccia deve essere fatta in condizioni di massima sicurezza, ed è per questo che noi abbiamo investito tantissimo nel settore, anche in un momento storico difficoltoso come lo è stato quello del commissariamento. Migliorare il livello occupazionale – conclude Raffa – lavorare in sinergia, puntare sulla formazione, sono questi i tasselli che dovranno spingerci ad andare sempre avanti”.
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