Caccia in Toscana – Siena: Due cacciatori sorpresi mentre alimentavano abusivamente cinghiali. Continuano i servizi della Guardia Forestale in ambito venatorio.
Nel fine settimana il personale del Comando Stazione Forestale di Montalcino, nell’ambito di una più ampia attività finalizzata a verificare il rispetto della normativa che regolamenta l’esercizio venatorio, ha sorpreso due cacciatori, appartenenti alla locale squadra di caccia al cinghiale, mentre stavano cospargendo, in un area boscata, decine di chilogrammi di mangime, costituito da grano misto a mais, destinato al foraggiamento abusivo di cinghiali.
Tale pratica irregolare ha lo scopo di concentrare ed aumentare i capi di selvaggina all’interno del territorio assegnato alla squadra per la caccia al cinghiale nella forma di battuta. Il punto di alimentazione, come altri presenti nel Comune di Montalcino, era controllato da tempo dal personale del Corpo Forestale dello Stato; i due cacciatori rischiano una sanzione amministrativa fino a 2.000 euro e la sospensione collettiva dalla caccia al cinghiale dell’intera squadra.
Come è noto, in provincia di Siena, negli ultimi anni, la popolazione di cinghiali ha notevolmente ampliato il proprio areale, dimostrando una grande adattabilità alle condizioni ecologiche più disparate. Tale espansione, oltre a comportare criticità di carattere ecologico ed economico per i danni cagionati alle colture, pone anche problemi di sicurezza pubblica, soprattutto in relazione agli incidenti stradali.
Tra le cause che hanno favorito nel tempo l’espansione e la crescita delle popolazioni di cinghiale, oltre a quelle naturali connaturate alla plasticità della specie e alla sua prolificità, senza dubbio si può annoverare il particolare contesto territoriale della provincia di Siena. Non secondarie, comunque, risultano anche le cause attribuibili ad azioni umane, prime fra tutte quelle che riguardano la pratica dell’alimentazione artificiale dei cinghiali mediante somministrazioni di cibo per lunghi periodi (foraggiamento dissuasivo), pratica un tempo consentita ma attualmente vietata dalla norma vigente, salvo eventuali autorizzazioni in deroga rilasciate dalla Provincia di Siena per comprovate esigenze. Tale pratica, pensata e adottata a suo tempo con l’intento di diminuire i danni alle colture, di fatto si è trasformata in un formidabile strumento di incremento delle popolazioni del suide.
Il foraggiamento abusivo dei cinghiali, come dimostra l’attività operata dal Corpo Forestale dello Stato, risulta un’usanza ancora piuttosto diffusa in molte zone della provincia, nonostante la Regione Toscana abbia vietato ormai da tempo questa pratica.
La proposta in sintesi Una proposta di legge per modificare, alla luce delle novità nel frattempo introdotte dalle normative europee e statali, la legge regionale sulla caccia (LR 23/98) con la previsione di alcune novità finalizzate a tutelare la fauna...
Il tema al centro dell’incontro Si è svolta, presso il Commissariato del Governo di Trento, una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Commissario del Governo, Prefetto Isabella Fusiello, alla presenza del Presidente della Provincia...
Lo stanziamento complessivo La Giunta regionale della Sardegna, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, ha approvato i nuovi criteri di ripartizione dei fondi destinati alle Province e alle Città Metropolitane per l’indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica...
Una proliferazione pericolosa "La proliferazione incontrollata dei cinghiali rappresenta ormai un'emergenza non solo per l'agricoltura, ma soprattutto per la sicurezza stradale. Gli incidenti causati dall'attraversamento improvviso di questi animali sono in costante aumento, con conseguenze drammatiche in termini di feriti,...
Cosa è successo tre anni fa Una nuova sentenza legata al rilascio della licenza di caccia è servita. Il Tribunale Amministrativo Regionale dell'Umbria ha deciso di non restituire il porto d'armi a un cacciatore che nel 2022 aveva raggiunto la...
Criticità da superare “Non ci sono leggi intoccabili soprattutto se dopo 33 anni di applicazione, come nel caso della normativa statale sulla caccia, vi sono elementi conoscitivi che suggeriscono al legislatore miglioramenti per superare criticità e per rafforzare l’impianto della...
La petizione al Parlamento Niente giustifica la caccia. È questo il nome, fin troppo emblematico nelle intenzioni, della campagna attivista promossa dalla Fondazione Capellino e Almo Nature. Una campagna motivata in questa maniera: "Abbiamo attivato una petizione rivolta al Parlamento...
Un percorso formativo innovativo L’Istituto di Istruzione Superiore “Pellegrino Artusi” di Chianciano Terme, in provincia di Siena, si è trasformato in un luogo di incontro tra tradizione gastronomica, cultura del territorio e formazione professionale. L’evento, promosso da Arci Caccia –...
Come si è concluso il voto La proposta di Regolamento sul Quadro di Monitoraggio Forestale dell’UE (EU Forest Monitoring Framework) è stata respinta dal Parlamento europeo nella sua sessione plenaria a Strasburgo, segnando un duro colpo per la Commissione e...
Nuovi territori Il Tar del Piemonte ha respinto il ricorso del Comprensorio alpino di caccia Vco1 che chiedeva di annullare gli atti e i provvedimenti – a partire dal decreto del Presidente della Repubblica dell'11 ottobre 2023 – che hanno...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy