Cacciatori e Cittadini avvisati, può costare caro l’abbaio incessante del proprio fedele ausiliario. Cassazione condanna padroni a due mesi di carcere.
ROMA – Se il cane abbaia di notte e’ meglio, per il proprietario, alzarsi subito dal letto e placare il quattrozampe agitato prima che il suo ululato – come nella ‘Carica dei 101′ – si propaghi e rimbalzi di casa in casa per l’effetto emulazione degli altri cani incuranti di svegliare, cosi’, anche gli ‘amici umani’ che alloggiano nel vicinato.
Il consiglio viene dalla Cassazione, che ha adottato una linea durissima nei confronti dei padroni che se ne fregano, alla grande, del diritto dei vicini di casa di dormire in pace senza essere svegliati dalle intemperanze notturne dei loro cani.
La Suprema Corte ha infatti condannato a due mesi di carcere ciascuno, senza concessione delle attenuanti e della condizionale, quattro siciliani di Nicosia, nel nisseno, colpevoli di non prendere provvedimenti per far tacere i loro dieci cani che, in piena notte, facevano una gran ‘cagnara’.
Bocciata, dalla Cassazione, la linea difensiva degli imputati: volevano indagini piu’ approfondite che stabilissero quale cane aveva abbaiato per primo, dando il ‘la’ agli altri. Perche’, secondo loro, la colpa e la condanna doveva ricadere solo sul proprietario del cane ‘alfa’. Ma i supremi giudici della Prima sezione penale hanno ritenuto del tutto ”irrilevante” questo tipo di approfondimento investigativo dal momento che, dopo il primo acuto lanciato dal cane piu’ attivo, gli altri ”abbaiavano tutti insieme” determinando una ”forte intensita’ di rumore” e uno ”strepito comune”.
Quanto al fatto che il Tribunale di Nicosia in primo grado, e la Corte nissena in secondo, avessero negato le attenuanti e la sospensione condizionale della pena, la Cassazione – con la sentenza 4706 – spiega che giustamente tali benefici non sono stati concessi. ”Gli strepiti dei cani – fanno presente i supremi giudici – potevano essere agevolmente attenuati, o senz’altro evitati dai relativi proprietari”. Inoltre, non si trattava di un occasionale latrato, ma di un abbaiare connotato da ”diffusivita”’, per di piu’ in ora notturna, che aveva determinato le proteste di numerose persone stanche di notti in bianco.
Insomma la circostanza che i padroni – Santo G., Giuseppe C., Santo F. e Francesco A. P. – non siano intervenuti a sedare i loro animali, pur rendendosi conto delle proteste dei vicini di casa, gli e’ costata la condanna ‘diretta’ al carcere. Adesso devono anche pagare le spese del processo in Cassazione e versare 500 euro ciascuno alla Cassa delle Ammende.
Piano Faunistico Venatorio 2022-2027 Sul Bur numero 151 dell'11 novembre 2025 della Regione Veneto è stata pubblicata la Deliberazione della Giunta Regionale 1352 del 28 ottobre 2025 “Sostituzioni nei Comitati Direttivi di Ambiti Territoriali di Caccia e dei Comprensori Alpini...
Una protesta veemente Vibrante protesta e richiesta ufficiale di rettifica in merito al servizio del TG1 del 10 novembre 2025 delle ore 20:00 - Distorsione e diffamazione dell'attività venatoria. È questo l'oggetto della nota con cui l'associazione Caccia Pesca Ambiente...
Ultimi avvistamenti Gli ultimi avvistamenti di cinghiali all’interno dei centri abitati, come accaduto a Termoli e Campobasso solo per citare i casi più recenti, riporta prepotentemente d’attualità un problema, mai scomparso, che ormai interessa non più solo l’agricoltura ma l’intera...
"Niente giustifica la caccia" Nonostante le domande siano state raccolte dallo stesso Pier Giovanni Capellino, e così come raccolte poi glissate, Fondazione UNA – Uomo, Natura, Ambiente – continua a non ricevere risposte dall’azienda produttrice di petfood che ha lanciato...
Eradicazione della peste suina Il Parco Naturale dei Monti Aurunci informa che, con Determinazione R.G. n. 500 del 7 novembre 2025, è stato approvato l'Avviso Pubblico per l'indizione del corso di formazione per coadiutori ai piani di controllo del cinghiale....
Il ricorso al TAR È una sentenza destinata a far discutere (come molte altre d'altronde) quella pronunciata lo scorso mese di ottobre dai giudici del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Un uomo ha infatti presentato ricorso dopo la revoca della...
Dal campo alla tavola Dopo il successo dello scorso anno, torna la Game Meat Week, la campagna europea dedicata alla valorizzazione della carne di selvaggina e della sua filiera naturale, sana e sostenibile. L’iniziativa, promossa dalla FACE – Federazione Europea...
Interlocutori chiave Consapevole che in questo momento storico l’attenzione sul DDL 1552 è particolarmente alta, Fondazione UNA – Uomo, Natura, Ambiente –, assolvendo appieno alla propria mission, ha deciso di intervistare una serie di interlocutori chiave del panorama venatorio, agricolo,...
L'annuncio ufficiale L'Ambito Territoriale di Caccia "Unico" di Brescia ha reso pubblica una novità importante per quel che riguarda i prelievi venatori nel proprio territorio. Come spiegato dall'ATC lombardo, infatti, si è chiuso il prelievo della lepre, il tutto con...
Le ultime modifiche Su proposta dell'assessore provinciale all'Agricoltura e Foreste, Luis Walcher, la Giunta provinciale ha approvato, nella seduta di venerdì 7 novembre, due modifiche al Regolamento di esecuzione relativo alle norme per la protezione della fauna selvatica e per...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy