Caccia in Campania: Sorrentino, bisogna modificare la nomativa della caccia in Campania
L’VIII Commissione Permanente del Consiglio Regionale della Campania presieduta dall’onorevole Sebastiano Sorrentino, nella seduta di oggi, ha dato il via libera ad una proposta di legge regionale che modifica tutta la normativa disciplinante l’attività venatoria in Campania. Il nuovo testo, presentato dallo stesso presidente Sorrentino e dal consigliere Mario Ascierto Della Ratta, introduce profonde innovazioni in una disciplina attualmente regolamentata da due leggi, del 1996 e del 2005, non più rispondenti ormai alle mutate esigenze del settore.
La novità più rilevante riguarda la possibilità che viene concessa ai cacciatori residenti nella regione Campania e iscritti anche a uno solo degli Ambiti Territoriali di Caccia, di esercitare l’attività venatoria in tutto il territorio regionale, senza più limitazioni e/o prenotazione. Il testo fissa anche nuovi criteri di pianificazione faunistico venatoria. A protezione della fauna viene lasciata una quota del 25% del territorio agro-silvo-pastorale regionale; una quota massima del 10% viene riservata a strutture per la gestione privata della caccia. La rimanente parte viene destinata a forme di gestione programmata della caccia.
Maggiori poteri vengono assegnati alle Province, che gestiranno le Oasi di Protezione, finalizzate ad assicurare la sopravvivenza di specie faunistiche in diminuzione, a consentire la sosta e la riproduzione della fauna selvatica con particolare riferimento alla fauna migratoria, a garantire l’integrità ambientale dei territori di particolare interesse naturalistico, anche al fine di preservare il flusso delle correnti migratorie. Per favorire uno studio più attento della biologia della fauna selvatica presente sul territorio regionale e controllarne i rapporti con l’ambiente, vengono istituti dalla Giunta regionale l’Osservatorio faunistico regionale e gli Osservatori faunistici provinciali, questi ultimi amministrativamente affidati alle Province.
Cinque i settori di osservazione della nuova struttura: censimento delle specie faunistiche stabilmente o temporaneamente residenti sul territorio; studi sulla loro distribuzione e sul loro ambientamento; studi sui rapporti tra specie animali viventi e habitat; studi del comportamento delle varie specie animali nell’ambiente in cui vivono; studi particolareggiati su malattie, tradizioni, usi e costumi in campo faunistico. Infine, la proposta di legge licenziata oggi in VIII Commissione ridefinisce i compiti di gestione degli Ambiti territoriali di caccia. “Abbiamo fatto il possibile – ha commentato il presidente dell’VIII Commissione, Sebastiano Sorrentino – per approntare un testo equilibrato, capace di tenere presenti sia le legittime aspettative dei tanti cacciatori campani, sia le sacrosante esigenze poste dalle associazioni ambientaliste.
Qualora non riuscissimo ad approvarlo in aula in quest’ultimo scorcio di legislatura, avremmo comunque fatto un lavoro utile per il Consiglio che si insedierà dopo le elezioni”. Nel corso della riunione di oggi, l’VIII Commissione ha anche designato il proprio rappresentante nel Cda dell’Istituto per la coltura della Vite e del Vino, istituito con l’ultima Finanziaria regionale.
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