Caccia in deroga: Lombardia, la Commissione Europea ha deciso di archiviare la procedura di infrazione a carico della Regione per la non conformità della normativa regolante il prelievo venatorio in deroga.
La procedura di infrazione a carico di Regione Lombardia (e altre Regioni italiane) inerente la normativa nazionale in materia di caccia in deroga è stata archiviata con decisione presa dalla Commissione europea nella riunione del 10 dicembre 2013. Lo riferisce l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava, il quale spiega: “La Commissione europea potrebbe riaprire la procedura in qualsiasi momento, qualora dovesse essere a conoscenza di nuovi provvedimenti in deroga non conformi alla direttiva 2009/147/CE (la direttiva “Uccelli”) e che una eventuale nuova iniziativa della Commissione comporterebbe il riavvio della procedura archiviata a partire dalla sua ultima fase procedurale”. GESTIONE IN LINEA CON INDICAZIONI EUROPEE – “Questa è sicuramente una buona notizia per il mondo venatorio e per i cittadini lombardi – commenta l’assessore Fava -. Una ‘spada di Damocle’ che pendeva sulla testa dei cittadini lombardi, cacciatori e non, è stata spazzata via da una gestione prudente e corretta della caccia, in linea con le indicazioni della Commissione europea”.
“Come Regione Lombardia – conclude Fava -, con la collaborazione della Direzione generale Ambiente della stessa Commissione europea, Ispra e le Associazioni venatorie, continueremo a ricercare percorsi scientifici e legislativi per poter autorizzare la caccia a storno di fringuello e peppola, in piccole quantità, nel rispetto della normativa vigente e senza forzature che possano riaprire la procedura appena archiviata”.
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