Piccole quantità
Oggi il TAR Liguria ha emesso un’ordinanza che, purtroppo, non riconosce pienamente il valore delle tradizioni venatorie locali, limitando la possibilità di caccia a specie come lo storno e il fringuello, anche in piccole quantità destinate all’autoconsumo o alla pratica tradizionale e legate alla conservazione di siti di biodiversità alla quale avrebbero portato sicuri benefici, legandosi a interventi sul territorio.
Rischio penalizzazione
L’UCIM – settoriale Federcaccia dedicata alla caccia, maggior conoscenza e alla gestione della selvaggina migratoria – ritiene che questa decisione non tenga adeguatamente conto dell’importanza culturale e sociale della caccia sostenibile e regolamentata, praticata da secoli nelle nostre comunità. La limitazione imposta rischia di penalizzare i cacciatori che operano nel rispetto delle leggi, senza alcun impatto significativo sulla fauna selvatica. La discussione del merito del caso è stata fissata per il 10 dicembre, occasione in cui si potranno presentare ulteriori osservazioni per garantire una decisione equilibrata.
Tradizioni locali
UCIM ha sottolineato come si continuerà a difendere la possibilità di praticare la caccia tradizionale in modo responsabile, auspicando un confronto costruttivo con le autorità per trovare soluzioni equilibrate che tutelino sia la biodiversità sia le radicate tradizioni locali. La Regione Liguria ha assicurato che nella discussione di merito del 10 dicembre difenderà il proprio operato in modo da poter garantire il prelievo nella prossima stagione. Una battaglia complessa che a nostro avviso deve continuare. (UCIM – Unione Cacciatori Italiani Migratoristi)