Caccia: Cima d’Arme – Un area Wilderness nei Monti Reatini.
Il 2010 è stato l’Anno Internazionale della Biodiversità indetto dall’ONU. L’AIW ha contributo a questo anno con tutta una serie di nuove Aree Wilderness, aree che rappresentano una reale e diretta conservazione dei territori rimasti selvaggi e pregni di quella biodiversità di cui in tanti hanno parlato in convegni, conferenze, libri e pubblicazioni varie, ma senza impegni per ottenere anche pochi metri quadrati di territorio protetto per la sua conservazione.
Eppure c’è stato chi, nel silenzio, e con modestia, si è impegnata, ha lavorato, affinché un poco della nostra biodiversità sia veramente preservata, non solo sulla carta, ma anche e proprio direttamente da chi quella biodiversità possiede catastalmente.
Il Comune di Poggio Bustone (Rieti) è stato uno di questi organismi, mossosi su sollecitazione non già delle solite associazioni ambientaliste, ma della Wilderness, l’associazione che non si batte per contrastare a tutti i costi la caccia ed i cacciatori credendo con ciò di “preservare la biodiversità”. Così 180 ettari della bella e selvaggia montagna che sovrasta il paese di Poggio Bustone, la Cima d’Arme, nei Monti Reatini, oggi è protetta come Area Wilderness.
Una zona che qualcuno fece antidemocraticamente inserire in una ZPS (ratificata dal governo regionale e poi ancora dallo Stato ed infine dall’Unione Europea) senza aver mai ottenuto l’assenso del Comune proprietario, e che oggi è tutelata non già da quel vincolo d’imperio – che poi di fatto potrà impedire ben poco, come insegnano i tanti progetti a loro danno – ma dalla scelta, libera ed autonoma, del Comune di provvedere alla sua conservazione.
Ciò è potuto avvenire grazie all’invito al Comune di designare una porzione di quella montagna in Area Wilderness. Artefice di questa iniziativa sono state due persone: un cacciatore-conservazionista, Aldo Gismondi, di Roma, Delegato regionale laziale dell’AIW ed un appassionato di montagna, il Consigliere con delega all’ambiente del Comune di Poggio Bustone, Anselmo Mostarda.
Questa è la seconda Area Wilderness in Provincia di Rieti, dopo quella designata nel 2002 dal Comune di Petrella Salto sui Monti Nuria e Nurietta. Il comunicato che la pubblicizza viene diffuso oggi perché nella modestia del loro spontaneo gesto, gli amministratori comunali solo oggi si sono ricordati di comunicare all’AIW quanto da loro deliberato il 18 ottobre del 2010!
Di fatto, però, questa ritardata notizia è forse la più giusta conclusione dei successi ottenuti dall’AIW nel 2010, Anno Internazionale della Biodiversità. L’Area Wilderness Cima d’Arme si pone, difatti, al 65ª posto nel Sistema delle Aree Wilderness Italiane, che così giunge ai 40.000 ettari.
Con la speranza che in questo 2011 la Regione Lazio possa approvare una legge che le riconosca e che compensi finanziariamente i Comuni per le loro spontanee iniziative di salvaguardia senza sperpero di danaro in inutili Consigli d’Amministrazione, Direttori ed altri posti di potere per gestire (si fa per dire!) la conservazione della Natura; quando il suo miglior guardiano è l’impegno di rispettarla preso da chi la Natura possiede.
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