Una decisione che se da un lato a fatto esultare quanti puntano alla abolizione dell’attività venatoria, come appunto l’associazione ricorrente, ha smorzato gli entusiasmi dei cacciatori di tutta Lombardia, tra i quali si contano circa 20mila bresciani, già tornati lo scorso weekend ad imbracciare le doppiette proprio sulla base del calendario stilato da Palazzo Lombardia e ora congelato dal Tar milanese in attesa della valutazione del merito.
I danni degli ungulati Con l’approvazione del nuovo modello di comunicazione per la difesa diretta del patrimonio fondiario, gli agricoltori potranno da subito intervenire a difesa delle proprie coltivazioni dai danni provocati dai cinghiali, che in alcuni casi arrivano anche...
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