Caccia: Editoriale. Tutto si anima.. La stagione venatoria è alle porte..
Ormai ci siamo, il conto alla rovescia è partito, mancano ancora pochi giorni alla fatidica data di apertura della stagione venatoria 2014/2015. Tutto si anima, noi cacciatori cominciano la meticolosa verifica dell’attrezzatura, dell’abbigliamento, la conta delle cartucce, e ogni volta ci poniamo la solita fatidica domanda, avrò tutto? E il cane? il mio più grande amico/alleato che mi accompagna e, nel bene e nel male, allieta ogni mia uscita, l’avrò allenato abbastanza o forse avrei potuto dedicargli un po’ più di tempo? Sarà pronto per affrontare al meglio questa nuova stagione? … Certo, se la legge mi avesse consentito di farlo correre senza troppe restrizioni probabilmente saremmo stati entrambi molto più contenti ma, dura lex sed lex, e quindi mi autoconvinco di avere fatto almeno il minimo sindacale, ripromettendomi però di aumentare il ritmo quando sarà possibile… in fondo, anche io ho bisogno di uno stimolo in più per fare un po’ di fiato e gambe! Sono mediamente soddisfatto, il mio cane è allenato, l’attrezzatura è controllata e efficiente, la forma fisica potrebbe essere migliore, ma ancora mi permette almeno di non farmi prendere in giro dagli amici, il calendario venatorio è uscito, e visitando i forum e i siti specializzati, puntualmente, come ogni anno, verifico che già cominciano le prime avvisaglie polemiche sulle eventuali aperture anticipate, sulle giornate, sugli ATC, sulle specie cacciabili, ecc. È un pièce teatrale che viene replicato ogni nuova stagione, quasi come se verso la metà di agosto, un regista dormiente si risvegliasse dalla pigrizia del caldo sole estivo e mettesse in scena la solita vecchia sceneggiatura.
Vabbè, mi consolo perché in fondo è tutto normale, in linea con gli altri anni, dove tutto diventa poi il contrario di tutto, assumendo un contorno di rassicurante consuetudine. Poi ripenso al caldo sole estivo e, visto che questo anno non possiamo proprio dire che ci abbia fatto soffrire e penare, mi dico, non sarà proprio il meteo a farci qualche simpatico scherzetto?
E allora, come fossi un ingegnere della NASA in previsione del lancio dello Shuttle, comincio a studiare i siti meteorologici… alta pressione, bassa pressione, anticiclone delle Azzorre, fronte caldo e fronte freddo, sole, pioggia, vento, guardo non solo il tempo in Italia, ma studio anche quello degli altri Paesi che normalmente sono attraversati dalle rotte migratorie… poi, di colpo, dopo aver acquisito informazioni scientifiche che in linea di massima non mi saranno utili più di tanto, mi fermo, incrocio lo sguardo del mio cane seduto affianco, e mi ricordo che chi governa la caccia non sono la scienza e la tecnologia, ma è la passione, il vivere la natura come essa ci viene proposta, in maniera semplice e spontanea, rispettandola e ringraziandola ogni qual volta ci regala una giornata di caccia.
Guardo nuovamente il mio cane e penso che, ancora una volta, è proprio da lui che devo prendere esempio: dalla felicità incondizionata che manifesta ogni volta che mi vede prendere il fucile, dalla naturalezza e spontaneità dei suoi atteggiamenti che non vengono influenzati dal meteo o da altre interferenze esterne, e dallo sguardo sempre amorevole, anche se a volte severo, che mi rivolge quando “padello” il selvatico che lui con fatica e passione mi ha scovato. E allora chiudo tutto e comincio a sognare come sarà la mia prossima stagione venatoria, ripromettendomi di fare in modo di renderla il più semplice, spontanea e naturale possibile, e di assaporare con gioia e naturalezza ogni singolo istante, soleggiato o piovoso, proprio come il mio fedele amico a quattro zampe!
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