Ricorso animalista
“La giustizia amministrativa infligge un duro colpo alla Giunta Zaia. Con l’ordinanza n. 383, il TAR Veneto ha accolto le istanze delle associazioni Lega per l’Abolizione della Caccia, Lega Anti Vivisezione, Lndc Animal Protection, Lega Italiana Protezione degli Uccelli e Oipa Italia Odv, sospendendo parzialmente il calendario venatorio 2025/2026”. Sono le parole, affidate a una nota, del consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra Andrea Zanoni.
“Una pratica inaccettabile”
Ha inoltre spiegato: “L’atto, che blocca la caccia in alcuni valichi montani cruciali per la migrazione e ridimensiona i carnieri per specie come l’allodola e il moriglione, rappresenta una chiara sconfitta per la politica venatoria del governo regionale, da sempre criticata per la sua eccessiva vicinanza al mondo della caccia. Questa decisione del TAR è una batosta per Zaia e per il suo assessore. Finalmente la Giustizia mette fine a una pratica inaccettabile: la scrittura del calendario venatorio non può essere un ‘dettato’ delle associazioni venatorie, ignorando i pareri tecnico-scientifici dell’ISPRA. È una vittoria della legalità e, soprattutto, di chi difende la natura e gli animali selvatici”.
Le criticità
“L’ordinanza del TAR evidenzia diverse criticità – continua il consigliere – in particolare, l’omessa tutela di valichi montani, che in Veneto sono oltre 40, e i limiti di animali che si possono uccidere per l’allodola e il moriglione, specie classificate come vulnerabili a livello internazionale. Ci sono volute le associazioni ambientaliste e l’avvocato Linzola, a cui vanno i miei complimenti, per riportare ordine e legalità in una materia che la Giunta Zaia gestisce con troppa leggerezza. Per i voti di pochi, si mette a repentaglio la vita di milioni di uccelli selvatici. A novembre avremo l’occasione per mandare a casa questa destra che non ha a cuore la tutela del nostro patrimonio faunistico e naturalistico. L’ordinanza del TAR Veneto si aggiunge a una lunga serie di pronunce che hanno più volte messo in discussione le politiche venatorie della Giunta regionale, confermando le perplessità sollevate da anni dall’opposizione e dalle associazioni”.