Emergenza ungulati
Mal comune, mezzo gaudio. Il celebre modo di dire non può essere scomodato in Italia per affrontare la questione dei cinghiali: sono presenti in qualsiasi regione del paese e ovunque rappresentano un’emergenza, ma il fatto di essere in “buona compagnia” non rassicura affatto. Lo sanno bene i cittadini di Acri e Bisignano, in provincia di Cosenza, che hanno lanciato una petizione sulla celebre piattaforma Change.org.
Branchi frequenti
Questo il testo: “La presenza massiccia di cinghiali nel territorio di Acri e di Bisignano – due Comuni limitrofi della provincia di Cosenza – ha raggiunto livelli di criticità che non possono più essere ignorati. I danni alle colture agricole si moltiplicano quotidianamente, compromettendo il lavoro e i redditi di numerose famiglie che vivono di agricoltura. Parallelamente, si registra un aumento esponenziale dei rischi per la sicurezza stradale, con avvistamenti sempre più frequenti di branchi di ungulati che attraversano le arterie principali (SS660) e secondarie, creando situazioni di pericolo per automobilisti, motociclisti e ciclisti”.
Uno strumento democratico
“Non solo. Tantissime sono le segnalazioni quotidiane di cittadini impauriti che si vedono piombare cinghiali affamati – anche di grossa taglia ed in pieno giorno (sic!) – davanti alla porta delle loro abitazioni con inevitabili rischi per la l’incolumità personale e per l’igiene pubblica. I promotori della raccolta firme, abitanti della “Contrada Cocozzello” di Acri e Bisignano (area particolarmente interessata, da molto tempo, dalla presenza di cinghiali), invitano tutti i cittadini dei territori interessati nonché tutti coloro i quali che, per ragioni di studio, lavoro, famiglia o altro, frequentano i suddetti luoghi a sottoscrivere la petizione, che rappresenta uno strumento democratico e pacifico per far sentire la voce della comunità alle Istituzioni”.