Una interlocuzione proficua e consolidata
Un’ampia e partecipata discussione sullo stato dell’arte dei parchi regionali, così si è caratterizzata la riunione del 16 settembre a Roma della Consulta Federparchi delle aree protette delle regioni. Il presidente della federazione, Luca Santini, ha aperto i lavori ricordando che con il Ministero dell’Ambiente c’è una interlocuzione proficua e consolidata, sia con il Ministro Pichetto Fratin che con il sottosegretario con delega alle aree protette Barbaro, un dialogo facilitato dalla relazione diretta fra MASE ed enti parco nazionali e Aree marine protette. Situazione diversa, invece, per i parchi regionali ove ogni regione ha la sua autonomia e specificità.
Visione innovativa
“Federparchi non può essere solo un organismo di rappresentanza delle governance dei parchi o un mero strumento di supporto alla loro attività, deve essere anche questo, ma soprattutto deve portare avanti una visione innovativa delle politiche ambientali. La nostra – ha proseguito Santini – è un’associazione trasversale che si pone gli obiettivi di tutela biodiversità e di sviluppo sostenibile per i territori protetti e, allo stesso tempo, chiede governance efficienti per i parchi, al di là se abbiamo governi nazionali o regionali di destra o di sinistra. Il nostro compito è quello di essere sollecitatori e facilitatori per la realizzazione di efficaci politiche per le aree protette, per arrivare ad un sistema che sia in grado di raccordare parchi nazionali, aree marine protette e parchi regionali.”
Difesa degli animali
Nella replica Santini ha ricordato anche i canali aperti con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e la necessità di rafforzare il rapporto con quello dell’Istruzione nel campo dell’educazione ambientale. “Bisogna ribaltare anche l’approccio culturale alla Conservazione – ha concluso Santini – ancora oggi, in generale, la identifichiamo con la difesa degli animali; a partire dai grandi mammiferi. Ricordiamoci che gli animali costituiscono solo lo 0,3% della biomassa vivente e che il mondo vegetale, a partire da boschi e foreste, è fondamentale per la vita sulla Terra”.
Proposta di legge
La vicepresidente per i parchi regionali Santina Grande e il coordinatore della Consulta Daniele Buschiazzo hanno rimarcato la necessità di una relazione più stretta con la Conferenza Stato- Regioni in particolare sul tema delle risorse sia finanziarie che umane necessarie agli enti parco regionali, risorse che, purtroppo, si riducono progressivamente. Allo stesso modo è stata sottolineata l’importanza di seguire l’iter della proposta di legge di riforma della legge 394 attualmente al Senato. Dopo un ampio dibattito tutti i partecipanti sono stati invitati a rivedere e contribuire ad aggiornare il documento sui parchi regionali elaborato in occasione degli Stati Generali delle Aree protette che si sono svolti a dicembre 2024 (Fonte FEDERPARCHI).






































