Migratori acquatici e migratoria di terra
In attesa della Assemblea Nazionale in programma a Roma per domani, 12 dicembre, i responsabili delle Settoriali Federcaccia hanno tenuto la loro riunione periodica insieme al Coordinatore nazionale, il Consigliere di Presidenza Oscar Stella. Fra i numerosi temi trattati, al centro dell’incontro odierno in particolare il nuovo progetto “Caccia e biodiversità” messo a punto e sviluppato nell’ambito della strategia di documentazione e valorizzazione del ruolo dei cacciatori perseguita dalla Federazione attraverso tutte le sue componenti. Nello specifico, il progetto è stato ideato e sarà seguito dall’Ufficio Studi e Ricerche FIdC in collaborazione con ACMA e UCIM, settoriali di riferimento rispettivamente per la caccia ai migratori acquatici e alla migratoria di terra.
Valore aggiunto
L’iniziativa riguarda gli appostamenti di caccia, al fine di far conoscere e promuovere anche al di fuori del mondo venatorio il valore aggiunto per la biodiversità rappresentato dagli interventi di mantenimento e ripristino oltre che di gestione degli ambienti dove questi insistono e che vengono realizzati dai cacciatori: dal contenimento della vegetazione alla creazione di zone aperte in ambienti boscati fino alla piantumazione di essenze arboree e arbustive utili all’alimentazione e rifugio dell’avifauna. Alla base, come si diceva, la volontà di evidenziare sempre più e meglio quel ruolo a favore della biodiversità svolto dal mondo venatorio e costantemente messo in discussione e negato dalle campagne anticaccia.
Quanto la caccia fa
Per ottenere questo risultato, Federcaccia attraverso il suo Ufficio Studi e Ricerche e le sue settoriali ha predisposto un questionario per raccogliere quanti più dati possibile utili a dare vita a un database che consenta di dare informazioni certe e documentate su quanto la caccia fa, oggettivamente, a favore della biodiversità nel nostro Paese. Il questionario sarà distribuito attraverso le sezioni FIdC del territorio nazionale a quanti risultino titolari di appostamento per presentare un primo report già nel corso del 2026 (fonte: FIDC).





































