Danni all’agricoltura
La Federcaccia Umbra esprime profonda soddisfazione per l’autorizzazione della Regione Umbria alla caccia in deroga a tre specie che, da tempo, causano danni rilevanti all’agricoltura e disagi nei centri abitati: lo storno, la tortora dal collare e il piccione di città.
Un importante risultato
Desideriamo rivolgere un sentito ringraziamento all’Assessore regionale Simona Meloni e agli uffici competenti per il lavoro puntuale e scrupoloso che ha portato a questo importante risultato. La documentazione tecnica presentata all’Ispra ha evidenziato in modo chiaro l’impatto di queste specie sulle colture di pregio del nostro territorio, in particolare quelle vitivinicole e olivicole, con effetti concreti sui bilanci delle aziende agricole umbre.
I periodi più critici
Grazie a questa decisione, sarà ora possibile intervenire nei periodi più critici, contribuendo in maniera concreta alla riduzione dei danni economici subiti dagli agricoltori. È un segnale importante di attenzione al comparto agricolo e al lavoro di chi ogni giorno si impegna per la cura e la valorizzazione del territorio. Accogliamo con favore la possibilità di operare vicino alle colture danneggiate, nel rispetto dei criteri previsti e con controlli rigorosi tramite il tesserino venatorio digitale. Questo sistema consente la tracciabilità in tempo reale degli abbattimenti, garantendo un’attività sostenibile e trasparente come previsto dalla normativa europea.
Fringuello
Riguardo al fringuello, pur rilevando con rammarico l’assenza di una delibera nonostante la richiesta del numero massimo di capi prelevabili, comprendiamo l’approccio prudente della Regione. Auspichiamo che, già dal prossimo anno, si possa valutare un ampliamento delle deroghe, con un avvio anticipato delle attività per storno, tortora dal collare e piccione, a partire dal mese di settembre, in modo da agire in tempi utili per la protezione delle colture. Questo provvedimento rappresenta un passo nella giusta direzione. Federcaccia rinnova la propria disponibilità a collaborare con la Regione e con il mondo agricolo, nella convinzione che solo attraverso un dialogo costruttivo tra istituzioni, cacciatori e agricoltori si possano ottenere risultati concreti e duraturi per il territorio umbro.