Spiritualità e rispetto per la natura
Il 3 novembre si celebra Sant’Uberto, patrono dei cacciatori, figura che da secoli unisce spiritualità, rispetto per la natura e passione venatoria. Secondo la tradizione, Uberto, nobile delle Ardenne, durante una battuta di caccia vide apparire un cervo con una croce luminosa tra le stanghe del palco: un segno divino che lo spinse alla conversione e a una vita di fede e dedizione.
Gli auguri al mondo venatorio
Da allora, Sant’Uberto è diventato il simbolo di equilibrio tra l’uomo e la natura, di chi vive la caccia con cuore e responsabilità, di chi conosce il bosco, gli animali e le stagioni, e sa che far parte di questo mondo significa anche custodirlo. Federcaccia rinnova in questo giorno i propri auguri a tutti i cacciatori d’Italia, custodi di un sapere antico e protagonisti di una tradizione che si tramanda nel tempo vivendo una passione che unisce amicizia, territorio e rispetto.
Orgoglio e consapevolezza
Quest’anno lo facciamo con questa opera dell’artista V. Fasano, realizzata del 1948 e conservata nella sede della Sezione Provinciale di Foggia, ringraziando il Presidente Provinciale, Marcello Stoduto, per averla condivisa. Celebriamo insieme il nostro Santo Patrono con orgoglio, consapevoli che la vera caccia è fatta di misura, responsabilità e amore per l’ambiente che ci accoglie. Buona festa di Sant’Uberto a tutti, e in bocca al lupo! (fonte: FIDC).



































