Modalità di accesso
La Regione Lombardia ha recentemente promulgato una delibera che consente il prelievo in deroga di Fringuello e Storno, una notizia che ha generato soddisfazione nel mondo venatorio, pur sollevando dibattiti e perplessità riguardo alle modalità di accesso. Il prelievo di queste specie, non incluse nell’elenco delle specie cacciabili, è autorizzato solo a determinate condizioni essenziali e con meccanismi piuttosto articolati. I cacciatori, infatti, devono sottoporsi a procedure specifiche e registrare quotidianamente i prelievi su un’apposita piattaforma online. Sebbene questi meccanismi possano apparire complessi, sono considerati obbligatori per garantire la solidità della delibera, specialmente in caso di impugnazione e difesa di fronte al TAR.
Le polemiche
Una delle principali polemiche nel mondo venatorio riguarda il fatto che questo prelievo in deroga sia consentito esclusivamente ai cacciatori da appostamento fisso, escludendo la caccia vagante. Alcuni consiglieri, come Carlo Bravo, hanno additato il presidente regionale di Federcaccia di aver suggerito questa limitazione.
Motivazioni solide
Tuttavia, la decisione di circoscrivere la deroga ai capanni si basa su diverse motivazioni solide, necessarie per garantire la conformità e la difendibilità della delibera:
Controllo Rigido del Prelievo: La normativa richiede un controllo estremamente rigoroso del prelievo. La caccia da capanno, essendo georeferenziata, consente un monitoraggio efficace e puntuale, cosa che sarebbe impossibile garantire con la caccia vagante.
Conservazione dell’Habitat: La delibera riconosce che i capanni, in particolare nelle zone alpine e anche in pianura, contribuiscono alla conservazione e riqualificazione dell’habitat. In un contesto di montagna sempre più spopolata e abbandonata, la presenza di un capanno implica una cura e una gestione del territorio, un argomento di grande interesse per la Comunità Europea.
Specializzazione del Cacciatore: Il cacciatore da capanno è spesso un cacciatore specializzato nella piccola migratoria. Questa specializzazione gli consente di accertarsi con maggiore precisione della specie prelevata (storno o fringuello), riducendo il rischio di confusione con altri animali.
Tutela delle Tradizioni: La delibera intende tutelare le tradizioni venatorie. La caccia alla piccola migratoria da capanno è una pratica storica e consolidata, a differenza del “sparare al volo a destra e sinistra dovunque ci si trovi”. Sebbene possa sembrare una limitazione, è fondamentale ricordare che si tratta di una caccia in deroga, non di una pratica ordinaria.
Una delibera robusta e difendibile
La richiesta di limitare il prelievo ai soli appostamenti fissi è stata avanzata dagli uffici della Regione Lombardia durante l’incontro con le associazioni venatorie. La maggior parte delle associazioni presenti, inclusa Federcaccia, ha accolto questo suggerimento, riconoscendo la necessità di una delibera robusta e difendibile. L’obiettivo è garantire che la deroga, pur limitata, possa essere effettivamente applicata senza rischi di annullamento (Fonte Federcaccia Lombardia).