Predatori e prede
Riportiamo un interessante passaggio dell’ultimo “Cacciapensieri” della Federcaccia provinciale di Brescia: “Leggendo un articolo sul Giornale di Brescia, riferito ad avvistamenti di orsi nelle zone opposte di Sonico in Vallecamonica e di Valvestino, sul Garda, ci ha fatto uno strano effetto la supposta dichiarazione della Polizia Provinciale che li ha definiti ‘non aggressivi’. Siamo convinti che nella normalità dei casi di presenza accertata dell’orso, ormai parecchie decine di avvistamenti all’anno nel nostro territorio, non si sia assistito a episodi di aggressività verso l’uomo; ovviamente verso gli animali selvatici e domestici, per la logica della natura ove qualcuno è predatore ed altri sono preda, certo sì”.
Non pericolosità assoluta?
“Ma noi crediamo sia un poco fuorviante che passi il messaggio della non pericolosità assoluta, poiché in altre realtà, Trentino docet, i danni all’uomo sono stati ben pesanti, con feriti e persino morti. Pensiamo insomma che sia meglio avere un sano timore verso questi animali, prima che qualcuno pensi, come è capitato a quel turista del mese scorso che, fermata la moto a bordo strada, voleva dare da mangiare all’orso dalla propria mano; e poi il mangiare dell’orso è divenuto lui stesso”.
La natura benigna non esiste
“Non esiste la natura benigna, ed il comportamento e la mentalità di un animale predatore rimangono tali e vanno si rispettati, ma anche temuti, proprio perché è la loro indole a rendere possibile un comportamento pericoloso anche per l’uomo. Per dire che, se fossimo noi ad essere chiamati a dire la nostra su questa specie animale, magari proprio di fronte a scolaresche, e quindi a ragazzini che dalle nostre dichiarazioni ne possono trarre specifiche convinzioni, di certo sottolineeremmo la specifica pericolosità di un incontro ravvicinato e la assoluta necessità di dare spazio alla grande prudenza, mettendo da parte la curiosità”.