La scienza in soccorso dell’agricoltura
La peste suina africana ha davvero le ore contate? Secondo quanto approfondito dal Roslin Institute dell’Università di Edimburgo, non è una missione impossibile anzi possono essere creati dei maiali capaci di resistere al terribile virus, grazie a un’apposita modifica genetica.
In cosa consiste la modifica
Come si può leggere in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica “Trends in Biotechnology”, a essere modificato è stato il gene che produce la proteina DNAJC15, la molecola che replica il virus della PSA. Secondo quanto riferito dagli esperti, gli animali geneticamente modificati sono rimasti sani subito dopo l’esposizione alla malattia, un dettaglio incoraggiante visto che l’emergenza ha complicato e non poco la situazione degli allevamenti in Italia.
Il precedente incoraggiante
Tra l’altro, il Roslin Institute dell’Università di Edimburgo è famoso perché nel 1996 riuscì a clonare la prima pecora della storia, Dolly, un esperimento avveniristico che ora lascia ben sperare per il futuro.



































