Predatore e preda
La Western University di London, in Canada, ha pubblicato uno studio che ha visto come protagonista assoluto il lupo, specie con cui il nostro paese deve fare costantemente i conti. A occuparsene è stato il dipartimento di Biologia dell’ateneo nordamericano e le conclusioni sono state sorprendenti: in poche parole, i lupi avrebbero paura dell’uomo come se lo considerassero un predatore troppo più forte.
Gli strumenti utilizzati
Per l’indagine è stato necessario monitorare una foresta in Polonia utilizzando telecamere e altoparlanti. A ogni passaggio della fauna selvatica, gli altoparlanti si sono attivati riproducendo voci umane e canti di uccelli. Ci si sarebbe accorti come i lupi fuggirebbero con maggiore velocità dopo aver sentito la voce dell’uomo, un comportamento non molto diverso da quello di animali come cinghiali e cervi.
La preferenza notturna
Lo studio della Western University ha così stabilito che la paura di incontrare gli uomini in orario diurno, costringerebbe i lupi a limitare le loro attività di notte. Secondo i dati di questa ricostruzione, il lupo è quasi cinque volte più notturno rispetto all’essere umano, una preferenza che si spiegherebbe con la ricerca di una maggiore sicurezza.