Criticità da superare
“Non ci sono leggi intoccabili soprattutto se dopo 33 anni di applicazione, come nel caso della normativa statale sulla caccia, vi sono elementi conoscitivi che suggeriscono al legislatore miglioramenti per superare criticità e per rafforzare l’impianto della legge stessa. Semmai l’errore, che stanno facendo governo e destre, di voler imporre le modifiche con un colpo di mano. Eppure una strada c’era. Presentare in Parlamento, come da inizio legislatura chiediamo, la relazione sullo stato di applicazione della legge 157 e conseguentemente sulla base dei rilievi avviare approfondimenti e percorsi parlamentari”. Così i deputati Pd, Stefano Vaccari, segretario di presidenza della Camera, Antonella Forattini, capogruppo in commissione Agricoltura, Maria Stefania Marino e Andrea Rossi in una nota ripresa da Agenzia GEA.
Le accuse al governo
“Alla destra però – aggiungono – interessa solo la propaganda tanto che al Senato si è arenata in commissione e si trova in difficoltà di fronte agli emendamenti presentati dal Pd finalizzati a dare più concretezza alla gestione del territorio e alla tutela della biodiversità, nel contesto della salvaguardia dell’impianto pubblico della legge, per rafforzare ruoli e funzioni degli Ambiti territoriali di caccia in sinergia con la legge sulle aree protette che vedano protagonisti gli enti pubblici, i diversi portatori di interesse e le imprese agricole sia in prevenzione del danno alle colture da una presenza eccessiva di fauna selvatica e sia in termini di presidio del territorio”.
Il riferimento ai cacciatori
“Se l’Italia è il Paese con il più alto tasso di biodiversità in Europa – concludono – lo si deve al contributo congiunto di agricoltori, ambientalisti e anche del mondo venatorio, che in sinergia con le istituzioni locali svolge attività di controllo della fauna e di presidio del territorio, contribuendo, insieme a tutti gli attori coinvolti, alla tutela degli ecosistemi e alla sicurezza delle comunità”. (Fonte GEA)



































