Gli obiettivi della proposta
“Abbiamo consegnato oggi, vigilia della riapertura nazionale della stagione venatoria, al Servizio Assemblea del Senato le 53 mila firme raccolte per la proposta di Legge di iniziativa popolare voluta da noi di LAV con Animalisti Italiani, Enpa, LAC, LNDC Animal Protection e OIPA, per l’abolizione della caccia, la tutela di orsi e lupi, l’incremento delle aree protette e il divieto di ingresso dei cacciatori nelle proprietà private”. Questo il post odierno della Lega Anti Vivisezione che finirà inevitabilmente per innervosire il mondo venatorio.
Accuse alla caccia
Gli attacchi alla caccia e ai cacciatori sono evidenti: “I cacciatori, con una fantasia che sfiora il delirio, si autodefiniscono ambientalisti, mentre il Ministro Lollobrigida si è spinto persino oltre, arrivando a nominarli come “bioregolatori”, pur di tentare di dare dignità – senza riuscirci – a una categoria di cittadini che si diverte a provocare sofferenza e morte tra gli animali selvatici. E quanto approvato nei giorni scorsi, con il via libera della caccia nei valichi montani, cuore delle rotte migratorie dell’avifauna, dimostra che la volontà è quella di sparare sempre e ovunque, rispondendo alle richieste della lobby della caccia, molto vicina all’attuale Governo”.
Trionfalismo
I toni sono stati trionfalistici, fin troppo a dire il vero: “La voce della stragrande maggioranza dei cittadini da sempre contrari all’uccisione degli animali per divertimento si è fatta sentire, il quorum necessario è stato raggiunto in meno di 2 mesi – sette settimane che hanno compreso agosto, intenso periodo di vacanze – invece che nei 6 previsti dalla Legge”.