
I parlamentari leghisti hanno accusato l’esecutivo di essere andato oltre il recepimento del testo comunitario, inserendo misure che penalizzano un comparto intero e quindi cacciatori, associazioni sportive e imprese. Secondo Briziarelli, Pillon, Caparvi e Marchetti, a occuparsi della materia dovrebbe essere il nuovo governo che sembra in procinto di formarsi dopo gli ultimi accordi tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Il Carroccio si è detto disposto ad aprire un confronto con tutte le associazioni venatorie, le società sportive e i produttori di armi per lanciare un piano strategico che rilanci il settore, fin troppo preso di mira da scelte di tipo ideologico. La Lega ha assicurato che la rotta verrà invertita.



































