Prelievo, cattura e abbattimento
L’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali comunica che nella sua riunione di oggi, lunedì 28 luglio 2025, la Giunta regionale ha approvato il protocollo sperimentale per la gestione del lupo in Valle d’Aosta. In attuazione della l.r. 11/2021, che conferisce al Presidente della Regione la possibilità di autorizzare il prelievo, la cattura e l’eventuale abbattimento di esemplari di lupo monitorati, previa acquisizione del parere favorevole di ISPRA, ai sensi dell’art. 16 della Direttiva Habitat, il protocollo rappresenta un ulteriore tassello che stabilisce istruzione operative per permettere di affrontare in modo chiaro la gestione della specie canis lupus, in caso di necessità.
Situazioni critiche
Il documento redatto dall’ufficio per la Fauna selvatica dell’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali, con l’aiuto di un tecnico esterno, sulla base di documenti dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, prende in considerazione l’attuale stato di conservazione della specie canis lupus sul territorio italiano e mira a minimizzare e gestire l’insorgenza di situazioni critiche, quali i danni al bestiame e i rischi per la pubblica incolumità. L’atto, condiviso con l’ISPRA, che sottolinea l’ottima collaborazione e conferma che la Regione Valle d’Aosta sarà la prima a dotarsi di un protocollo lupo, fornisce all’Amministrazione regionale gli strumenti necessari per poter agire nel caso di presenza di lupi confidenti (sicurezza pubblica) oppure quando sono presenti impatti sulle attività produttive, in particolare sul settore zootecnico, descrivendo nel dettaglio, in maniera scientifica e con dati oggettivi, quando e come si può intervenire.
Scenari futuri
Inoltre, alla luce del declassamento del lupo da specie particolarmente protetta a protetta, approvato recentemente dal Parlamento europeo, il protocollo anticipa i possibili scenari futuri della gestione della specie. Un documento che vede l’Assessorato pronto per quanto riguarda una gestione mirata del predatore, in attesa che l’Italia recepisca la modifica approvata da Parlamento e Consiglio Europeo e aggiorni il DPR 357/97, aprendo così alla possibilità di applicare l’art. 19 della legge 157/1992, che consente il controllo della specie (fonte: Regione Valle d’Aosta).