Chi ha ideato il sistema di cattura
Il fatto che tutti, ma proprio tutti, si stiano mobilitando per cercare di risolvere il problema dei cinghiali in Italia significa che è un’emergenza con la E maiuscola. Al punto che persino alcuni ricercatori dell’università napoletana Federico II si sono “scomodati” per fornire il loro contributo. Si tratta di docenti ed esperti dei Dipartimenti di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione e di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali. Le loro menti hanno partorito un brevetto speciale, una gabbia per ungulati mai vista prima.
6-12 mesi sì, adulti no
Come spiegato dagli stessi ricercatori, questo sistema di cattura permette di selezionare i cinghiali, limitando il tutto agli esemplari che hanno una determinata età. Volendo essere ancora più precisi, in questa gabbia rimarrebbero soltanto selvatici tra i 6 e i 12 mesi, mentre quelli adulti non riuscirebbero a trovare alcun varco. Il motivo? La porticina ha misure che non corrispondono a quelle dei cinghiali più anziani.
Strategia di contenimento
Secondo quanto riferito dagli inventori del sistema, gli adulti sarebbero stati esclusi perché esiste già l’attività venatoria, mentre la cattura degli esemplari più giovani è vietata dalle normative attualmente in vigore. La gabbia non ha ancora fatto evidentemente il proprio debutto, ma viene già definita come “una strategia efficace di contenimento della specie”.





































