Due posizioni distinte
Senatore Spagnolli (PD): “Sul lupo posizione della collega Evi non è quella di tutto il Partito“. Così ha dichiarato in una nota ripresa e diffusa dall’agenzia stampa AGENPARL il enatore Luigi Spagnolli, che ha spiegato: “In un post sui social, la collega Eleonora Evi sostiene che la posizione ufficiale del PD sulla riduzione della tutela del lupo sia di contrarietà, ritenendo che il provvedimento votato alla Camera non abbia una base scientifica e sia solo il frutto di paure alimentate e cavalcate dalla destra. Tuttavia – sottolinea Spagnolli –, questa è la posizione della collega Evi e non di tutto il PD, come dimostra, tra gli altri, l’intervento del collega Simiani, che ha sottolineato la necessità di superare l’ideologia che divide il ‘salviamoli tutti’ dal ‘uccidiamoli tutti’ e di affrontare il fenomeno in modo pragmatico.”
Tasso di crescita della specie
“Da iscritto ed eletto del Partito Democratico – ha proseguito il senatore Luigi Spagnolli –ci tengo a ricordare che sono più di 50 anni che le politiche sul lupo non si basano su evidenze scientifiche. Se così fosse stato, forse, non ci saremmo trovati nella situazione attuale. Quella per cui il lupo italiano è l’unica specie al mondo con un tasso di crescita medio del 5% tra il 1975 e il 2015, e di oltre il 30% tra il 2015 e il 2021, passando in 50 anni da circa 100 esemplari a 960 nel 2015 e a oltre 3.330 nel 2021 (dati ufficiali riconosciuti dal Ministero). Va anche sottolineato che la normativa prevede la tutela della specie per preservare il suo patrimonio genetico”.
Purezza genetica
“Al riguardo, in Italia, il principale problema è l’ibridazione, che in molte regioni supera il 30%, mettendo a rischio la purezza genetica della specie, proprio l’oggetto della sua protezione. La soluzione? Una gestione faunistica adeguata, con l’obiettivo di mantenere lo Stato di Conservazione Soddisfacente della specie, come previsto dalla Direttiva Habitat. Questo implica il prelievo di alcuni esemplari dall’ecosistema per evitare che la popolazione cresca oltre il limite dei conflitti accettabili con le attività umane. Come stabilisce sempre la Direttiva Habitat” ha concluso il senatore”. (Fonte AGENPARL)


































