Stagione venatoria 2025/2026
La Regione Marche ha annunciato un’importante novità per il mondo venatorio locale. Con una comunicazione ufficiale, l’Assessorato allo Sviluppo Economico ha stabilito l’esenzione dal pagamento delle quote per le ispezioni sanitarie a carico dei cacciatori, a partire dall’1 ottobre 2025. Lo ha reso noto AB-Agrivenatoria Biodiversitalia. Questa misura, che riguarda la nuova stagione venatoria 2025/2026 e tutte le forme di caccia, sarà interamente coperta da un capitolo di bilancio di 80.000 euro previsto per questa specifica finalità.
Le finalità
L’iniziativa nasce da un duplice obiettivo:
- Non gravare sui cacciatori e operatori faunistici: L’esenzione economica è pensata per supportare chi opera attivamente sul territorio, riconoscendo il ruolo fondamentale che queste figure ricoprono.
- Valorizzare la gestione faunistica: Il provvedimento intende sottolineare l’importanza della collaborazione tra cacciatori e operatori faunistici autorizzati nelle attività di controllo, con una particolare attenzione alla gestione efficiente dei cinghiali.
Questo aspetto è considerato “qualificante” per il contenimento dei danni provocati da questa specie all’agricoltura e all’economia regionale.
Ruolo centrale della caccia
La nota precisa inoltre che, per dare priorità a questa iniziativa, l’Assessorato ha già preparato una delibera con i criteri di approvazione, che sarà inserita all’ordine del giorno della prossima Giunta. La decisione della Regione Marche evidenzia il ruolo centrale che l’attività venatoria svolge non solo dal punto di vista ambientale e di gestione della fauna, ma anche in termini economici. A livello nazionale, il settore della caccia genera un valore economico significativo, contribuendo a diverse filiere, dalla vendita di attrezzature e abbigliamento, alla filiera delle carni di selvaggina, fino alla prevenzione dei danni all’agricoltura. Il provvedimento della Regione Marche si inserisce in questo contesto, riconoscendo il contributo dei cacciatori e supportandoli in un’attività che è fondamentale per l’equilibrio del territorio (fonte: AB-Agrivenatoria Biodiversitalia).