Campagna anti-caccia
È una vera e propria lettera aperta quella messa nero su bianco da Maurizio Zipponi, presidente di Fondazione UNA. La riportiamo integralmente: “Cara amica cacciatrice, caro amico cacciatore, se ricevi questa lettera è perché anche tu condividi la passione per la caccia e, probabilmente, per gli animali da compagnia, che del cacciatore sono spesso i più grandi compagni d’avventura. Avrai avuto modo di leggere della campagna anti-caccia che ha lanciato una azienda produttrice di alimenti per cani e gatti in Italia con la sua Fondazione – parliamo di Almo Nature e Fondazione Capellino – e della contro-campagna di Fondazione UNA in difesa del settore“.
Opinione pubblica aizzata
“È paradossale che un’azienda che produce alimenti che si basano sull’utilizzo intensivo e industriale di proteine animali – dichiaratamente pollo, tacchino, manzo, agnello, maiale e, incredibilmente, anche cinghiale – fomenti i consumatori contro la caccia quando, in casa propria, fa business sugli animali. Pensano sia facile aizzare l’opinione pubblica contro i cacciatori, tacciandoli di essere antagonisti di natura e animali quando, in realtà, il cacciatore è un attore imprescindibile per la tutela della biodiversità ed è un vero e proprio paladino del territorio“.
Si può reagire
“Il nostro appello è quindi quello di non lasciare correre, dobbiamo reagire! Non lasciare che si continui a fare il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei cacciatori. Ognuno di Voi può reagire con efficacia, consapevole che l’acquisto del cibo per i vostri animali può dare segnali forti contro chi attacca la caccia e la usa come una foglia di fico per fare business. Grazie per l’attenzione“.



































