Appostamenti fissi
Il Coordinamento continua il lavoro di monitoraggio della migrazione da punti di vantaggio (appostamenti fissi) con lo scopo principale di ottenere dati attendibili circa la quantità, la distribuzione e l’andamento del flusso migratorio del Colombaccio in Italia. Tra gli scopi progettuali, oltre alla delineazione delle principali correnti migratorie italiane, c’è l’obiettivo di raccogliere informazioni sullo status delle popolazioni utili ai fini gestionali della specie. Dai dati raccolti dai nostri rilevatori durante la stagione migratoria 2024, che ringraziamo per l’impegno profuso, e grazie al lavoro di analisi svolto dai nostri tecnici in collaborazione con il Prof. Riccardo Primi del DAFNE (Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali) dell’Università della Tuscia di Viterbo, sono emerse informazioni molto interessanti sulle condizioni che influiscono sulla migrazione del Colombaccio.
Il modello predittivo
Correlando i dati di monitoraggio raccolti con le condizioni meteorologiche del Paleartico occidentale (pressione atmosferica, vento in coda, vento opposto etc.) che statisticamente più influiscono sulla migrazione, abbiamo creato un primo un modello predittivo, che dovrà essere ulteriormente validato e migliorato, che cercherà di individuare, con 3 giorni di anticipo, i picchi della migrazione del Colombaccio in Italia. Informazioni preziose che ogni appassionato attende, durante il mese di ottobre, con la speranza di vivere momenti magici durante le proprie giornate di caccia.
Notizie sempre aggiornate
Se anche tu vuoi contribuire alla ricerca, richiedi l’invio gratuito del “Libretto di rilevazione” attraverso il sito web https://www.colombaccioitalia.it/contatti/ oppure scrivi al Coordinamento all’indirizzo [email protected]. Nel nuovo sito del Coordinamento Colombaccio Italia www.colombaccioitalia.it potrai trovare notizie sempre aggiornate sulla migrazione; approfondimenti sulla ricerca scientifica; progetti dedicati al colombaccio e alla tortora selvatica. Insieme ai nostri profili social e al canale YouTube, il sito diventa il punto di riferimento per chi ama osservare, studiare e proteggere queste specie meravigliose (fonte: FIDC).