Come si è concluso il voto
La proposta di Regolamento sul Quadro di Monitoraggio Forestale dell’UE (EU Forest Monitoring Framework) è stata respinta dal Parlamento europeo nella sua sessione plenaria a Strasburgo, segnando un duro colpo per la Commissione e provocando un immediato annuncio del ritiro formale del testo. Il voto si è concluso con 370 contrari, 264 favorevoli e 9 astensioni. L’opposizione è stata guidata dal Gruppo PPE e da altri partiti di destra, i quali hanno sostenuto che il piano avrebbe introdotto “burocrazia non necessaria” e un “eccessivo carico di scartoffie” per i proprietari terrieri e forestali. I gruppi di opposizione, tra cui il PPE affiancato da partiti di destra e parte dei Liberali di Renew, hanno criticato aspramente l’impostazione del Regolamento. Gli oppositori hanno dichiarato che “le foreste non possono essere protette annegandole nella burocrazia”, sostenendo di aver difeso silvicoltori, agricoltori e l’ambiente da una “eccessiva burocrazia” che rischiava di “minare gli stessi obiettivi di conservazione”.
Esito criticato
Confagricoltura esprime apprezzamento per il risultato, sollevando criticità come l’imprecisione delle definizioni, l’obbligo di fornire dati geolocalizzati ad alta precisione e l’eccessiva enfasi sui dati satellitari a scapito degli inventari forestali nazionali, considerati la fonte più affidabile. Il voto ha visto il sostegno del Gruppo S&D, della Sinistra, dei Verdi e del resto di Renew. I gruppi ambientalisti hanno criticato duramente l’esito. Nonostante il no del Parlamento, il Consiglio dell’UE aveva raggiunto un accordo sull’approccio generale alla proposta già a inizio estate (24 giugno). La Confederazione dei Proprietari Forestali Europei (CEPF) ha accolto con favore la decisione, definendo il voto una “chiara e potente messaggio” che dimostra come le preoccupazioni dei proprietari forestali siano state ascoltate. Hanno sottolineato che la politica debba essere “radicata nelle realtà pratiche” e che sia necessario rafforzare i sistemi nazionali esistenti anziché duplicare gli sforzi con nuove leggi one-size-fits-all.
Ritiro formale della proposta
Poche ore dopo il voto, durante la presentazione del programma di lavoro della Commissione europea per il 2026, è stata annunciata l’intenzione di ritirare formalmente la proposta di Regolamento. Nonostante il fallimento del Regolamento principale, gli eurodeputati hanno dato il via libera a una posizione su un “Gruppo di esperti permanenti per la foresta e la silvicoltura” (nuovo nome per il Comitato Forestale Permanente), con 327 voti a favore. Questo gruppo avrà un ruolo più ampio nell’assistenza alla Commissione nella preparazione di proposte e iniziative politiche relative al settore, con un obbligo di consultazione da parte dell’organo esecutivo. (Fonte Confagricoltura)



































